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Mostra antologica di Gino B. Cilio all’ex Convento del Ritiro

SocietàMostra antologica di Gino B. Cilio all'ex Convento del Ritiro

Gino B. Cilio, l’artista che ha speso una vita per l’arte e l’arte stessa è stata motivo di vita, inaugura a Siracusa, domenica 18 gennaio, alle ore 17, presso l’ex Convento del Ritiro di Via Miravella 31, una ricchissima e complessa mostra antologica in ben tre spazi espositivi: Galleria d’Arte Contemporanea, il Ritiro e la Galleria Quadrifoglio di Mario Cucè. A completamento della kermesse, come ogni buon maestro, Gino B. Cilio ha coinvolto un certo numero di artisti che parteciperanno con delle installazioni di Libri d’Artista in uno degli ambienti dell’ex Convento del Ritiro.

Tutte le opere in mostra, sia che si tratti di Digital Art che

 di Scrittura Visuale o di Libri d’artista oppure di Conformazioni Tridimensionali vogliono “recuperare” il concetto di bellezza e poesia, categorie estetiche che l’arte contemporanea, soprattutto made in Usa, sembra aver dimenticato secondo la teoria per cui realtà ed arte coincidono. Ovvie le domande: “Allora, perché il pensiero che cerca di comprendere?” Oppure: “L’arte perché?”.

Gino B. Cilio, che nella sua lunga carriera ha esposto in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, attraverso le opere dà a suo modo le proprie risposte sia dal punto di vista strettamente estetico ed artistico sia contenutistico.

Ogni fenomeno (dal greco: phos, luce, e phaìnomai, appaio) dice se stesso e nello stesso tempo allude ad altro da sé, suggerisce cioè ulteriori significazioni, così le figurazioni dell’artista in questione in quanto fenomeno, nell’accezione di cui si diceva, stabiliscono una rosa di relazioni che si aprono a inedite allusioni sia come detto, e cioè come immagine in sé, sia come non detto. E sul non detto si gioca la partita con il riguardante, secondo un flusso di relazioni non rigide ma duttili, appunto perché diverso è il pensiero da fruitore a fruitore. E Gino B. Cilio attraverso la molteplicità e varietà delle immagini, degli stilemi e delle invenzioni ne dà ampia testimonianza con questa vasta mostra.

Equilibri di forme e di colore, di segno e di ritmo del segno, di detto e non detto, di bellezza e poesia… inducono ogni astante a pensare che contro la violenza esiste ancora la bellezza.

E scusate se è poco per un artista solo.