Non sei abbonato

Caro lettore, non puoi leggere le notizie perché non possiedi un abbonamento attivo.

Attiva un abbonamento

Noto, arrestati due uomini e una donna per droga ed armi

CronacaNoto, arrestati due uomini e una donna per droga ed armi

Corrado Caruso, 40 anni; Maria Caruso, 54 anni e Cristian Rubbera di 25. Sono questi i nomi dei tre soggetti tratti in arresto dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto per il reato di detenzione illegale di armi e munizioni comuni da sparo.
Il fermo dei militari scattava nel corso della nottata fra giovedì e venerdì, al confine con il territorio di Ispica, determinato da sospetti che facevano procedere a delle specifiche perquisizioni.
In particolare, aveva uno strano “gusto” un insolito via vai di persone che si verificava presso le abitazioni degli arrestati. La cosa ulteriormente grave era che questi soggetti presenti in quei luoghi erano noti come assuntori di droga. Un campanello d’allarme non indifferente che

 non poteva esser ignorato dai Carabinieri che procedevano con il loro lavoro investigativo. Ecco scattare le operazioni di perquisizione delle case dei tre soggetti in questione i quali, alla loro vista tentavano immediatamente di liberarsi della sostanza stupefacente lanciandola nel giardino dell’abitazione. Un gesto goffo del tutto inutile perché il personale dell’Arma riusciva a recuperare il tutto, consistente in 40 grammi di eroina pronta per essere suddivisa in dosi. In tal senso, non a caso, i militari trovavano pure due bilancini di precisione nonché il materiale necessario per realizzare la droga in dosi.
Durante la perquisizione gli uomini dell’Arma non mancavano di sequestrare anche 600 euro in banconote di vario taglio ritenuti provento dell’attività di spaccio fino a quel momento posta in essere. Il passare al setaccio quelle case faceva saltar fuori, dall’interno dell’armadio di una camera da letto, 50 munizioni calibro 9 nonché un fucile a canne mozze calibro 12 con il relativo munizionamento che, da accertamenti, è risultato provento di furto. Al termine delle formalità di rito gli arrestati venivano tradotti presso le case circondariali di Ragusa e Catania a disposizione dell’autorità giudiziaria.

F.G.