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I Carabinieri sventano in Via Filisto la “truffa dello specchietto”

CronacaI Carabinieri sventano in Via Filisto la “truffa dello specchietto”

Due persone originarie di Noto, presumibilmente appartenenti alla comunità dei caminanti, sono finite in manette dopo aver tentato di mettere in atto la cosiddetta “truffa dello specchietto”. Dai Carabinieri sono stati arrestati, Giuseppe Bono di 30 anni e Fortunata Bona di 29.
I due, con precedenti di polizia, si trovavano in via Filisto posteggiati con la loro macchina. A quanto pare, la coppia era in agguato pronta a braccare una vittima di modo da – come sospettato dai Carabinieri – poter metter in atto la truffa. In buona sostanza, la “tecnica dello specchietto” – purtroppo molto in voga dalle nostre parti – è posta in essere per trarre in inganno i malcapitati automobilisti, quasi sempre anziani, al novanta per cento sempre delle

donne. Giuseppe Bono e Fortunata Bona, quando hanno individuato la vittima da infinocchiare, avrebbero lanciato dal finestrino uno specchietto già rotto colpendo la fiancata destra della macchina guidata da una donna. La signora a bordo dell’autovettura, forse distratta o concentrata sulla propria guida, non si sarebbe accorta di nulla. Lei non vedeva ciò che stava accadendo ma la scena – per sua fortuna – non sfuggiva agli occhi dei Carabinieri della Stazione di Belvedere che in quel momento stavano effettuando un giro di perlustrazione del territorio prima di fare rientro in caserma. I due truffatori, quando hanno visto la “gazzella” avrebbero dapprima tentato d’accelerare nell’intento d’allontanarsi dal luogo. Ma la fuga non è andata a buon fine anche perchè il carabinieri che sedeva al lato del conducente della “gazzella” è stato velocissimo a uscire dall’auto e aprire lo sportello della macchina dei due caminanti, costringendo il Bono a bloccare l’andatura del mezzo. In preda alla disperazione Fortunata Bona provava a colpire al volto il carabiniere arrivando addirittura a mordergli la mano. A quel punto Giuseppe Bono riaccendeva il motore e inseriva la retromarcia nel tentativo di imboccare nuovamente via Filisto contromano e cercare di far desistere il maresciallo dell’Arma che, nonostante le lesioni subite, non mollava la presa. Dopo una ventina di metri, però, la macchina con i due malfattori a bordo collideva contro un’altra autovettura che stava sopraggiungendo in quel momento.
Nessuno scampo per la coppia di caminanti, entrambi ammanettati e rinchiusi in carcere. Giuseppe Bono e Fortunata Bona sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per i reati di tentata truffa, violenza, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali in concorso. I due caminanti, dopo gli adempimenti di legge, venivano rinchiusi, rispettivamente, presso le case circondariali di Cavadonna e Piazza Lanza di Catania.

F.G.