Priolo. Puntando la pistola contro il proprietario, quattro malviventi sono riusciti a svaligiare una gioielleria ubicata nel centro abitato di Priolo Gargallo.
I fatti accadevano nel tardo pomeriggio di lunedì 23 febbraio. Mancava circa un’ora alla chiusura dell’esercizio di preziosi quando quattro uomini con volto scoperto facevano ingresso all’interno del posto creando non poca paura dato che, in particolare, uno di essi impugnava una rivoltella. L’uomo armato si è avvicinato al gioielliere e gli ha puntato alla tempia la canna della pistola. La vittima, non essendoci più clienti nella sua gioielleria, rimaneva in balia dei rapinatori che, urlando come se avessero a che fare con un sordo, iniziavano a chiedere
preziosi e soldi. Non riuscendo a ottenere delle risposte dal gioielliere che, per quella pistola puntata contro la sua testa, era precipitato in uno stato di concitazione, i rapinatori si davano al saccheggio della gioiellerie ed in particolar modo delle teche espositive. Infatti, mentre il bandito armato continuava a tenere sotto tiro il gioielliere, i suoi complici iniziavano la razzia di gioielli e monili in oro. A mano a mano i tre rapinatori prelevavano quanto potevano dalle teche espositive, poste sul bancone, che luccicavano d’oro e di pietre preziose. Successivamente la loro attenzione passava alla cassaforte che cercavano di farsi aprire dal gioielliere il quale però, a causa della paura, non riusciva a inserire il congegno del sistema di apertura ma, invece, finiva per incepparlo. Un incidente che non permetteva ai rapinatore di portare a compimento il sacheggio della gioielleria in quanto, dovendo pure tenere conto che da lì a breve sarebbe scattato l’allarme, hanno deciso di accontentarsi di quanto avevano arraffatoe di darsela a peecipitosa fuga a bordo di un’auto. Una volta rimasto solo, il gioielliere ha telefonato al 112 e nel suo esercizio sono arrivati sia i militari della Stazione di Priolo sia i loro colleghi della Compagnia di Augusta.
Raccolta la deposizione del gioielliere, che ha riferito che i rapinatori si esprimevano in dialetto siciliano, i Carabinieri hanno visionato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza della gioielleria, ricavando delle buone sensazioni poichè, grazie all’ottima qualità del filmato, hanno sono venuti in possesso di molti indizi su cui lavorare.
La macchina, a bordo della quale i quattro rapinatori sono scappati, è stata successivamente rinvenuta, sempre in territorio di Priolo Gargallo. L’auto era stata rubata a Misterbianco. Al momento non è stato ancora quantificato il danno economico subito dall’esercizio commerciale che in passato mai aveva subito rapine.
F.G.