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Augusta, l’arciprete anticancro candidato al premio Nenni

SocietàAugusta, l’arciprete anticancro candidato al premio Nenni

AUGUSTA. Le iniziative di Palmiro Prisutto, arciprete della Chiesa Madre di Augusta, recentemente intervistato da Raitre sui guasti ambientali prodotti dal polo petrolchimico, hanno fatto sì che il nome di don Palmiro fosse preso in considerazione dalla giuria del premio di “buona politica” promosso dalla Fondazione Pietro Nenni, quale candidato, con altri cinque personaggi più o meno noti in campo nazionale. Giunto alla seconda edizione il premio annuale intitolato a “Pietro Nenni” verrà assegnato a chi fra politici, giornalisti, attivisti, si è contraddistinto per alte qualità morali, umane e politiche, per la difesa dei diritti dei più deboli, per l’uguaglianza, per il benessere della collettività, per la lotta alle mafie e alla corruzione, per la salvaguardia dell’ambiente.

A determinare il vincitore sarà una votazione pubblica. Chiunque potrà esprimere la propria preferenza ed aiutare a scegliere a chi, tra i sei candidati, attribuire il Premio Nenni 2015.
Il premio è un’opportunità per dedicare giornate di studio e di riflessione intorno a uno dei protagonisti del socialismo italiano, ai suoi insegnamenti e alla sua passione per la Politica intesa come bene comune. Nenni durante la sua lunga vita politica si è sempre schierato contro la deriva morale della politica.
Il Premio è anche un’occasione per parlare di chi si impegna quotidianamente con onestà e competenza per rendere l’Italia un Paese migliore. Le figure in concorso raccontano una società dinamica e coraggiosa.
A selezionare i sei candidati per l’edizione 2015 è stata una Commissione istituita dalla Fondazione Nenni composta da 15 membri che rappresentano il mondo della cultura, del giornalismo, della politica, del sindacato, da esponenti della Fondazione Nenni e della UIL e da un rappresentante del Comune di Faenza e della Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio di Faenza.

D.C.

 

La Commissione è così composta: Giorgio Benvenuto, Enrico Buemi, Rocco Carannante, Vittorio Emiliani, Mauro Ferri, Carlo Fiordaliso, Massimo Isola, Pia Locatelli, Armando Menichelli, Pierpaolo Fontana Nenni, Paolo Pirani, Cesare Salvi, Giuseppe Tamburrano, Walter Tocci, Sergio Zavoli.

Come si assegna il riconoscimento Premio Nenni 2015

I candidati scelti dalla Commissione per l’Edizione 2015 sono: Don Palmiro Prisutto, Riccardo Iacona, Massimo Gramellini, Isabella Conti, Dimitri Russo, Luca Mariani (in fondo alla pagina le biografie);
A determinare il vincitore sarà il voto popolare dal 1° marzo al 15 aprile 2015;
Tutti i cittadini possono esprimere una sola preferenza
Al candidato che otterrà più Preferenze verrà assegnato il Premio Nenni 2015.

Come votare

1. Per votare occorre i registrarsi su questo link: http://fondazionenenni.it/user/register
2. Dopo la registrazione, si può votare nel modulo predisposto dalla Fondazione e riscontrabile nel sito web della Fondazione stessae
3. ATTENZIONE: l’email di conferma della registrazione potrebbe trovarsi nella cartella di SPAM (posta indesiderata). Purtroppo questa caratteristica dipende dai filtri delle email e non è controllabile dalla Fondazione Nenni.

 

Biografie

Riccardo Iacona. Giornalista e conduttore televisivo italiano. Per il suo lavoro giornalistico vince numerosi riconoscimenti fra cui il Premio Ilaria Alpi, il Premio Flaiano, il Premio Città di S. Marinella. Famosissimi i suoi reportage di “W l’Italia”: “Case!”, “Ospedali!”, “Tribunali!”e quelli internazionali dal titolo “La Guerra Infinita” su Kosovo e Afghanistan. Costante il suo impegno nei “luoghi italiani abbandonati dalla politica”. Recentemente si è occupato anche del tema della violenza di genere. Un brillante giornalista, sempre proteso verso la ricerca della verità.
Massimo Gramellini
Torinese di sangue romagnolo, scrittore, giornalista e vicedirettore de La Stampa. Collabora con la trasmissione televisiva di Rai Tre Che tempo che fa. Da anni scrive quotidianamente un corsivo sulla prima pagina in taglio basso, intitolato “Buongiorno”, dove commenta uno dei fatti principali della giornata. Giornalista di grande sensibilità umana. La sua è una costante ricerca delle storie degli ultimi, di coloro che non hanno visibilità mediatica.

Isabella Conti è un avvocato di 32 anni, Sindaco di San Lazzaro, trentaduemila anime alle porte di Bologna, eletta con il 59 per cento delle preferenze. Volto nuovo del PD, a metà dicembre del 2014 , si presenta dai carabinieri del capoluogo. Racconta loro di aver subìto pressioni e anche una velata minaccia da esponenti della sua stessa area politica dopo la decisione di bloccare un progetto di sviluppo urbanistico. Ingerenze tese a far tornare la giunta che guida sui suoi passi. Invece il giovane Sindaco resiste, e dopo minacce, ‘messaggi’ di intimidazione, continua il suo impegno contro la cementificazione del territorio.
Dimitri Russo
Nel 2012 il Comune di Castel Volturno in Provincia di Caserta è stato sciolto per condizionamento mafioso e viene eletto un giovane combattivo: Dimitri Russo. Dottore commercialista, 42 anni, dirigente del PD, da alcuni anni simbolo, anticamorra. Con le sue provocazioni e battaglie ha richiamato l’attenzione dei media e delle Istituzioni, sui problemi di un territorio martoriato dalla criminalità organizzata e teatro di una brutale strage nel 2008, dove persero la vita sei innocenti immigrati.

Don Palmiro è un Parroco siciliano di Augusta, popoloso Comune in provincia di Siracusa. Don Palmiro da alcuni anni è il punto di riferimento della comunità siciliana martoriata dall’inquinamento del polo industriale dove, tra centrali elettriche e impianti di raffinazione, si contano 18 stabilimenti. Ogni mese, durante l’omelia, il sacerdote legge l’elenco delle vittime per l’inquinamento del petrolchimico, indicando per ognuno l’età, la professione e il tipo di cancro che ne ha causato la morte.La sensazione è quella di assistere alla lettura di un bollettino di guerra

Luca Mariani, è un giornalista parlamentare dell’AGI dal 1989. Giornalista sempre in prima linea e autore di numerosi scoop seguendo con grande attenzione l’attività nazionale e internazionale del Governo e i lavori del Copasir. Nel 2013 pubblica “Le stragi di Oslo e Utøya – Verità, bugie e omissioni” l’unico in Italia a raccontare della strage di Utøya per mano di Anders Behring Breivik che uccise uno a uno sessantanove giovani laburisti. Una efferata strage dettata dall’odio per il multiculturalismo gli immigrati la UE. La stampa italiana stentò a riconoscere la vera matrice. Con grande passione Mariani ha girato l’Italia per raccontare e fornire un piccolo contributo alla verità, in contrasto con il modo superficiale e lacunoso con cui i media hanno affrontato il tema.