Sono stati diffusi i risultati di una inchiesta condotta a cavallo tra il 2014 ed il 2015 e conclusasi nei giorni scorsi dagli attivisti aretusei del MoVimento 5 Stelle, in merito alla situazione “gettoni di presenza al Consiglio Comunale di Siracusa”. I risultati dell’indagine hanno indotto il portavoce del M5S Stefano Zito a presentare in data 25 febbraio 2015 il DDL n. 961 “Revisione della normativa regionale sui consiglieri comunali”, nonché il 28 febbraio l’interrogazione n. 2844 per ottenere“Chiarimenti sull’operato del Consiglio Comunale di Siracusa in riferimento alla disciplina dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e ai rimborsi alle aziende private di cui gli stessi siano dipendenti”.
I particolari dell’inchiesta – dichiarano gli attivisti del Movimento
Cinque Stelle – hanno provocato in noi una tale indignazione al punto da richiedere l’intervento della redazione di Striscia la Notizia, che accogliendo l’invito al volo, ha fatto visita a Palazzo Vermexio tramite l’inviata Stefania Petix“.
Di seguito pubblichiamo i risultati dell’inchiesta.
“Come gruppo di cittadini siracusani del MoVimento 5 Stelle, vogliamo richiamare l’attenzione sulle attività del Consiglio Comunale di Siracusa. Dopo lo scandalo di Agrigento, che ha visto per settimane le prime pagine dei giornali non parlare d’altro che del caso “gettonopoli” o “rimborsopoli”, in questi giorni si possono leggere numerosi comunicati stampa del Presidente del Consiglio Comunale di Siracusa, Leone Sullo, e di alcuni consiglieri, i quali annunciano di come siano al lavoro per mettere mano al regolamento al fine di ridurre i costi del consiglio comunale. Al di là dei numeri che riguardano l’attività dei consiglieri comunali di Siracusa nelle commissioni consiliari, oggetto di una nostra approfondita analisi che potete visionare integralmente sul nostro sito all’indirizzo http://www.siracusa5stelle.it/gettonopoli-siracusana/ e che abbiamo inviato alla Redazione di Striscia la Notizia, quello che non è possibile accettare è la presa in giro perpetrata ai danni di tutti i cittadini siracusani. Perché? Perché è stato questo stesso consiglio comunale che, tra i primissimi atti dopo l’insediamento, ha approvato una delibera con la quale ha esteso la possibilità di percepire il gettone di presenza anche ai capigruppo, o loro delegati, che avrebbero partecipato alle attività delle commissioni consiliari, aumentando del 16% i costi del gettone di presenza, nel solo periodo che va da Agosto 2013 a Dicembre 2014. Dalla disamina dei documenti si evince che, la commissione regolamento, si é riunita 204 volte fino a dicembre 2014, cioè più di TRE VOLTE a settimana da inizio mandato. Ci si domanda, quindi, di cosa abbiano discusso, così tante volte, questi consiglieri, se alla fine si è dovuto ricorrere ad un Gruppo di Lavoro? Ma proviamo a ricostruire i fatti. Da mesi, attraverso il portavoce del M5S Stefano Zito, sono state inoltrate richieste di accesso agli atti per conoscere il numero delle presenze dei consiglieri comunali e circoscrizionali, soprattutto per avere la possibilità di visionare i verbali delle commissioni consiliari permanenti e verificare i dati sulle presenze dei consiglieri. I numeri delle presenze sono “faticosamente” pervenuti, mentre, per i verbali delle commissioni si sta ancora attendendo e dal tamtam mediatico di queste settimane si puo’ intuire bene il perché. Ma non solo. Il 25.02.15 il portavoce del M5S Stefano Zito ha altresì presentato il DDL n. 961 “Revisione della normativa regionale sui consiglieri comunali”, nonché l’interrogazione n. 2844 del 23.02.15 “Chiarimenti sull’operato del Consiglio Comunale di Siracusa in riferimento alla disciplina dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali e ai rimborsi alle aziende private di cui gli stessi siano dipendenti”. L’analisi dei dati sui costi di funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari siracusane è impietosa. Nel 2013 si è avuta una spesa di 760.000 euro per i gettoni di presenza (capitolo 260) e di 1.200.000 per i rimborsi alle società (capitolo 291); mentre per il 2014 si è rilevata una spesa approssimativa di 811.000 per i gettoni di presenza (cap.260) e una spesa prevista di 760.000 euro per i rimborsi (cap.291). Siamo passati da una spesa di circa 1,5 milioni di euro nel 2012, a quasi 2 milioni di euro nel 2013, con la previsione di una leggera diminuzione nel 2014, ma i dati certi si potranno conoscere solo tra qualche mese. Tuttavia, nel leggere le cifre riportate nelle determine di pagamento c’è ben poco da stare allegri sembra che la spesa, anziché ridursi, abbia continuato a lievitare. L’attuale amministrazione ha collezionato nel 2014, i seguenti numeri: – 12.611 presenze tra commissioni e consigli comunali – 1201 riunioni di commissione – 56 consigli comunali – 811.000 € il costo stimato per il funzionamento di consiglio e commissioni, 717 mila € la somma CITTA’ COMMISSIONI N°RIUNIONI COMMISSIONI N°RIUNIONI CONSIGLIO COSTO GETTONE DI PRESENZA SIRACUSA 8 1201 56 717.329,50 € AGRIGENTO (gen-sett 2014) 6 1133 52 308.000 € RAGUSA 6 137 68 218.000 €spesa – 760.000 € il costo stimato per i rimborsi alle società private – 1 milione e mezzo di euro il costo totale stimato in bilancio Ma come dicevamo prima, il fatto che ha dell’incredibile è contenuto nella DELIBERA N°109 del 2013: “Interpretazione autentica ai sensi dell’art.3 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale e del Regolamento delle Commissioni Consiliari permanenti e di studio” (https://www.dropbox.com/s/wpfbgs66qk4pxea/delibera%20109%3A2013.pdf?dl=0). Chiunque nel leggerla farebbe un salto dalla sedia. Partendo da una “difficoltà interpretativa” del Regolamento, tra l’art.8 che stabilisce le regole di partecipazione e funzionamento delle commissioni, e l’art.9 che prevede una forma di “indennità di presenza” per i capigruppo o delegati, il nuovo Consiglio Comunale, insediatosi qualche settimana prima, si è accorto all’improvviso di questa “falla” nel Regolamento e l’ha sfruttata per rendere effettivo il gettone di presenza anche ai capigruppo, o delegati, che partecipano alle commissioni. Questo “scherzetto” ha avuto l’effetto di raddoppiare il numero dei componenti delle Commissioni Consiliari, e quindi aumentare i costi per il gettone di presenza. Essendo 9 i gruppi politici in consiglio, e quindi 9 capigruppo, il numero dei componenti le commissioni è praticamente raddoppiato, passando da 9 a 18. Infatti, da Agosto 2013 in poi (la delibera era retroattiva), la presenza dei capigruppo, o loro delegati, alle attività delle commissioni è diventata una costante. Carte alla mano, si è provveduto ad analizzare i dati, mese per mese, contando le presenze dei capigruppo, o delegati, in commissione, e calcolando il costo aggiuntivo che I CONTRIBUENTI hanno dovuto pagare grazie alla famigerata DELIBERA 109: • da Settembre 2013 a Dicembre 2014 abbiamo avuto 16.835 presenze tra commissioni e consigli comunali, per una spesa totale di 955.314,1 euro!!! • Nel 2014 la spesa è stata di 717.329,5 euro!!! • Per effetto della famigerata DELIBERA 109, i capigruppo, o loro delegati, hanno accumulato 4010 presenze nelle commissioni consiliari. • Il costo dovuto a questa modifica del regolamento, è stato di 152.915,90 euro!”.