Avola. Ennesima svolta nel caso relativo all’omicidio di Mario Liotta per la cui morte è ritenuto responsabile Claudio Caruso. Considerato dai Carabinieri della Compagnia di Noto colui il quale fornì la pistola a Caruso per uccidere la vittima, in manette è finito Domenico Loreto.
Il quarantasettenne, sempre secondo gli inquirenti, non solo avrebbe detenuto illecitamente numerosi proiettili ma sarebbe pure responsabile, in concorso con Claudio Caruso, della modificazione artigianale di una pistola a salve in arma clandestina a funzionamento semiautomatico.
L’individuazione dell’uomo scatta a seguito di mirate indagini operate dai Carabinieri – dirette dal Pubblico Ministero Magda Guarnaccia e
coordinate dal procuratore Francesco Paolo Giordano – a seguito del ritrovamento del cadavere di Mario Liotta il 9 novembre del 2013 nella zona rurale fra Avola e Noto. Qui il corpo semicarbonizzato del poveretto, avvolto in un telo di plastica, fu trovato da un contadino. Quelle restanti membra umane, lacerate dal fuoco, giacevano quasi sul ciglio del percorso interpoderale di contrada Boschini. Il passaggio d’un agricoltore, dunque la chiamata alle forze dell’ordine e il riconoscimento avvenuto da parte dei familiari ma ottenuto pure grazie all’analisi di alcuni reperti.
Una morte che apparve strana per una persona completamente incensurata. Un autotrasportatore come tanti che non aveva, almeno a primo acchito, nessun punto oscuro nella sua vita. Ad ogni modo, da quel novembre scattarono le indagini che portarono all’identificazione dell’omicida nel volto di Claudio Caruso. Un risultato importante che nacque da una profonda e preventiva analisi, considerando lo status d’incensurato dalla vittima, del contesto ambientale dunque affettivo ed amicale che condusse gli inquirenti all’identificazione del killer. Caruso fu quello che vide per ultimo il defunto, quello che ebbe contatti prima del ritrovamento.
Le conclusioni, in cui importante ausilio ebbero pure le acquisizione d’immagini di telecamere così come i rilievi sulla scena del crimine nonché i servizi d’appostamento, controllo e pedinamento, diedero Claudio Caruso come l’autore dell’omicidio. L’uomo aveva intrapreso con Mario Liotta un commercio di armi da fuoco modificate e a causa di probabili dissapori sulla divisione dei proventi, la mattina del giorno 8 novembre 2014, dopo averlo condotto in una località isolata con la scusa di provare una nuova arma, lo uccideva, sparandogli contro dei colpi mortali alla nuca.
Oggi l’ulteriore risvolto investigativo con l’arresto di Domenico Loreto contro il quale i Carabinieri dicono d’aver raccolto numerosi elementi di reità per fabbricazione e vendita di armi clandestine, detenzione illegale di armi e munizioni, porto illegale in luogo pubblico di armi e munizioni, ricettazione di armi e munizioni.
F.G.