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Il Csm assolve il Pm Musco e lo riassegna alla Procura di Siracusa

CronacaIl Csm assolve il Pm Musco e lo riassegna alla Procura di Siracusa

Roma. La notizia è di quelle che fanno discutere e lasciano il segno. La nuova Sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura, entrando nel merito della decisione assunta tre anni fa dalla vecchia Sezione disciplinare, quella presieduta dal deputato dell’Udc Vietti, all’epoca vice presidente dell’organo di contollo dei giudici, ha annullato la determina con la quale il sostituto procuratore Maurizio Musco fu trasferito per incompatibilità ambientale dalla Procura della Repubblica di Siracusa a quella di Palermo. Il magistrato è stato assolto da tutti i capi d’incolpazione e la nuova Sezione disciplinare del Csm, nello sconfessare gli ex componenti della vecchia Sezione disciplinare, ha deliberato di revocare il

provvedimento di trasferimento, per incompatibilità ambientale, dalla Procura della Repubblica di Siracusa a quella di Palermo. Analogamente la stessa Sezione disciplinare del Csm ha stabilito il reinsediamento nel proprio ufficio presso la Procura della Repubblica di Siracusa del Pubblico Ministero Maurizio Musco. Il quale dovrebbe riprendere servizio alla Procura della Repubblica di Siracusa tra un mesetto circa. A differenza della vecchia, la nuova Sezione disciplinare del Csm ha detto che il magistrato Musco non ha favorito in alcun modo l’avvocato Piero Amara, tanto è vero che, come si evince dalle carte, non li ha nè scagionati nè trattati con i guanti bianch, ma ha chiesto l’arresto, il sequestro dei beni, il rinvio a giudizio e ha iscritto nel registro degli indagati i clienti del noto penalista, amico personale del dottor Musco. Recentemente anche per l’avvocato Piero Amara era arrivato il riconoscimento da parte della Suprema Corte di Cassazione della sua estraneità a tutti gli addebiti che avevano determinato l’atto di incolpazione del dottor Musco, dichiarando inammissibile il ricorso presentato dalla Procura della Repubblica di Messina contro la sentenza di proscioglimento emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale peloritano, dottoressa Marino. Cala così il sipario su una inquietante vicenda che ha provocato non poche sofferenze e disagi ai soggetti finiti nel tritacarne a seguito di una campagna di stampa rivelatasi per certi versi calunniosa. E’ da augurarsi che gli artefici del complotto e della campagna mediatica trovino la dignità e il buon senso di chiedere scusa ad un magistrato onesto, coraggioso e professionalmente preparato qual è il dottor Maurizio Musco. Bentornato, dottor Musco, alla Procura della Repubblica di Siracusa.