Pachino. Ha un nome ed un volto, secondo i Carabinieri della Stazione di Pachino, il pistolero che ha gambizzato Antonino Di Maiuta, padre di Enrico, finito a Cavadonna con l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, ai danni di Paolo Forestieri, commesso la sera del 28 marzo scorso a Portopalo, in concorso con Luca Matarazzo e Fabrizio Di Pasquale.
Giovanni Vizzini, 29 anni, è dunque considerato dagli inquirenti il presunto autore dell’episodio di sangue commesso nella mattinata di lunedì, giorno di Pasquetta.
I militari dell’Arma, operando un’attenta ricostruzione dei fatti, affermano che erano circa le 10:45 del lunedì dell’Angelo quando Di Maiuta arrivava nei pressi del mercato ortofrutticolo
di Pachino a bordo di una macchina.
Sceso dal mezzo, si vedeva avvicinare da un’utilitaria di colore chiaro. Nulla di strano fino a questo momento se non quando da quell’auto usciva fuori un giovane, Giovanni Vizzini, che impugnando una pistola gli ha sparato contro dei colpi di pistola. Dei momenti d’alta tensione in cui la vittima tentava di schivare le pallottole buttandosi a terra ma venendo altresì raggiunto da ulteriori spari. Il presunto attentatore, Vizzini, saliva nel frattempo a bordo della sua auto e si dava alla fuga.
Scena quasi da vecchio west in cui, nel caso in questione, Di Maiuta restava a terra ferito alle gambe destando, naturalmente, l’attenzione dei passanti che lo soccorrevano per poi trasportarlo al Pte di Pachino dunque in ospedale per gli accertamenti specifici.
All’increscioso episodio criminale subentrava l’intervento dei militari dell’Arma che iniziavano le indagini ottenendo immediati risultati. La buona conoscenza del territorio, delle dinamiche criminali, tutto supportato dai riscontri investigativi permettevano di chiudere in cerchio nella persona di Giovanni Vizzini. Il giovane, accusato del tentato omicidio, era nella sua casa al momento dell’arresto.
L’odierno episodio è l’ennesimo che si verifica a Pachino nell’ambito della guerra tra la gang di Via Cappellini e quella di Via Mascalucia in pochi giorni. Solo la scorsa settimana l’omicidio di un giovane a Portopalo di Capopassero. Era la serata di sabato 28 marzo quando Paolo Forestieri, 25 anni, cadeva ucciso da tre colpi di fucile. Per tale delitto, il 1° di aprile si costituivano Enrico Di Maiuta, Luca Matarazzo e Fabrizio Di Pasquale, che rendevano confessione, alla presenza dei poliziotti del Commissariato di Pachino, al Pubblico Ministero Salvatore Grillo. Per i tre l’accusa è di concorso in omicidio premeditato nei confronti della vittima e di tenatato omicidio ai danni della madre di Paolo Forestieri. I tre, comparsi sabato scorso dinanzi al Giudice delle indagini preliminari Stefania Scarlata, si sono limitati a dire: “Confermiamo le dichiarazioni rese al Pubblico Ministero, non abbiamo altro da aggiungere”. I tre giovani rei confessi dell’omicidio sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Gurrieri. Il penalista aveva accompagnato i suoi clienti alla Procura della Repubblica per farli costituire nell’ufficio del Pubblico Ministero Grillo.
Giovanni Vizzini (del cui fermo da parte dei Carabinieri riferiamo in Primo Piano) è assistito invece dagli avvocati Luigi e Paolo Caruso Verso.
F.G.