Augusta. Gli uomini della Direzione Investigativa Antimafia di Catania hanno eseguito, su provvedimento del Tribunale di Siracusa, un sequestro di beni nei confronti di un imprenditore di Augusta.
Una confisca pari a due milioni e mezzo di euro per Francesco Pasqua, 55 anni.
L’impresario operava nel settore del movimento a terra e nel trasporto meri per conto di terzi ma era anche noto alla giustizia per alcuno fatti accaduto lo scorso anno. Nel febbraio 2014, infatti, il suo nome era fra quelli del maxi blitz dei Dia denominato “Prato Verde” con cui le forze dell’ordine fecero scacco matto contro il clan Cappello e in particolare a sfavore di quella parte più cruenta capeggiata dal boss Orazio Privitera.
L’operazione determinò l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare a carico di 27 persone a vario titolo responsabili di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti, porto illegale di armi da fuoco, intestazione fittizia di beni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Ad ogni modo, Francesco Pasqua – così come altri indagati – arrestato in un primo momento fu poi rimesso in libertà grazie all’azione del Tribunale del Riesame.
F.G.