Siracusa. Erano stati sorpresi dagli agenti delle Volanti con l’accusa di tentato furto ed erano stati ammanettati e poi, per decisione del Pubblico Ministero, erano stati posti agli arresti domiciliari. Piotr Damian Grzesik, Gianluigi Caruso e Salvatore Caruso, i primi due con precedenti di polizia e il terzo assolutamente incensurati, assistiti dall’avvocato Junio Celesti, sono comparsi davanti al Giudice Monocratico Giuseppina Storaci e, a sorpresa, soltanto Gianluigi Caruso ha ammesso l’addebito in quanto notato dai poliziotti mentre, armato di una mazza di ferro, usata solitamente dai muratori. Gli altri due suoi coetanei, invece si sono protestati innocenti. Il Pubblico Ministero ha chiesto la conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari
per tutt’e tre gli indagati, mentre il difensore ha chiesto di non applicare alcuna misura cautelare e l’immediata scarcerazione dei tre giovani. Il Giudice Monocratico ha deciso di convalidare l’arresto operato dagli agenti delle Volanti ma, poi, con grande gioia dei tre giovani e con immensa soddisfazione del loro difensore, ha ordinato l’immediata liberazione di Piotr Damian Grzesik, Gianluigi Severino e Salvatore Caruso. Tuttavia, il Giudice Monocratico ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora per il polacco Piotr Grzesik e per l’avolese Gianluigi Caruso e quella dell’obbligo di firma per l’incensurato Salvatore Caruso.
Grzesik Damian Piotr, 23 anni, di origine polacca, Gianluigi Caruso, 25 anni e Salvatore Caruso, 21 anni, rispettivamente residenti ad Avola ed a Priolo Gargallo, erano stati arrestati dagli agenti delle Volanti per tentato furto aggravato. I poliziotti li avevano beccati mentre tentavano di sfondare la vetrina di un esercizio commerciale di Ortigia con una mazza da muratore. I tre ladri, alla vista della Polizia, cercavano di scappare a piedi per le vie del centro storico ma, raggiunti dai Poliziotti, venivano tratti in arresto e posti ai domiciliari.
Il polacco Piotr Damian Gzesik, tornato in libertà due settimane addietro dopo aver patteggiato 8 mesi e venti giorni per furto di schede telefoniche prelevate da un’edicola di piazza Pancali, a Ortigia, e resisteza a pubblico ufficiale. si è di nuovo messo nei guai con la legge.