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Riabilitati dal Tribunale due funzionari comunali e un piccolo imprenditore

CronacaRiabilitati dal Tribunale due funzionari comunali e un piccolo imprenditore

Siracusa. Quelli che facevano sesso sulla scrivania di un ufficio di Palazzo Vermexio, sono stati riabilitati dal Tribunale penale di Siracusa (presidente, Giovanna Scibilia; a latere, Anna Pappalardo e Andrea Pino). Paolo Rina, 69 anni, Vincenzo Bartolucci, 69 anni e Claudio Carrubba, 47 anni, sono stati assolti con formula ampiamente liberatoria da tutti i capi d’imputazione a ciascuno contestati nel lontano 2005 dall’allora procuratore capo Roberto Campisi sulla base di una indagine effettuata dai militari della Guardia di Finanza i quali, peraltro, furono anche occasionali “guardoni” di un rapporto omosessuale tra un dirigente comunale e un piccolo imprenditore che si occupava di giardinaggio. Secondo il magistrato della Procura della Repubblica e

i militari della Guardia di Finanza le indagini avevano fatto venire alla luce presunti favoritismi nell’assegnazione di appalti a ditte che si occupavano di giardinaggio e di gestione di aree verdi nella città capoluogo. Sotto la lente d’ingrandimento erano finiti dirigenti e funzionari dell’Assessorato al verde della città, nonchè alcuni imprenditori che si occupano di piantumazione, giardinaggio e arredo floreale di zone comunali. Per potere cogliere con le mani nella marmellata gli indagati i militari della Guardia di Finanza fecero ricorso agli strumenti più sofisticati della tecnologia all’epoca dei fatti in voga, tra cui le videoriprese effettuate con l’installazione di mini telecamere direttamente negli uffici dei dirigenti e funzionari comunali, e con le classiche intercettazioni telefoniche ed ambientali attraverso l’installazione di “cimici” e microspie. Quando scattò il blitz, con l’arresto di tutte le persone coinvolte nell’assegnazione di appalti pubblici, fu rivelata anche la scena del rapporto omosessuale tra un dirigente del Comune e un piccolo imprenditore nel settore del verde. Qualcuno parlò della costituzione del viale dei cerbiatti all’interno degli uffici comunali di Palazzo Vermexio, alludendo al fatto che, anzichè chiedere bustarelle, qualcuno dei dirigenti comunali si accontentava di far sesso con gli imprenditori che aspiravano a vedersi assegnare un appalto di alcune decine di migliaia di euro. Nella vicenda venne anche coinvolto il funzionario comunale Rosario Sarcià, già assolto precedentemente dopo che la sua posizione era stata stralciata da quella degli altri tre imputati. Di quella indagine tutto è finito nel cestino; sul tavolo è però rimasto, a perenne ricordo, il rapporto sessuale, tra due uomini, ripreso in ogni fase dalle telecamere di proprietà del Comando provinciale della Guardia di Finanza. All’epoca, però, non era ancora entrata in vigore la legge sulla privacy e il dirigente comunale e il piccolo imprenditore del verde furono sputtanati. Una brutta storia di malagiustizia che si è ritorta contro l’allora procuratore capo Roberto Campisi e un nugolo di ufficiali di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza, le cui convinzioni sono state sconfessate dai giudici del Tribunale penale di Siracusa e prima ancora dai giudici di merito della Corte d’Appello di Catania. Con la riabilitazione, i due funzionari comunali Paolo Rina e Vincenzo Bartolucci, difesi il primo dall’avvocato Giambattista Rizza e il secondo dall’avvocato Junio Celesti, e l’imprenditore del verde Claudio Carrubba, assistito dall’avvocato Domenico Mignosa, potranno ora chiedere il risarcimento dei danni per l’ingiusta detenzione e per i danni morali e all’immagine.