Siracusa. Questa mattina, gli agenti Agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dal Tribunale di Catania, nei confronti di Michele Midolo, 55 anni, noto esponente del clan mafioso “Bottaro-Attanasio”, che era tornato in libertà nemmeno due mesi fa dopo aver trascorso in carcere oltre dieci anni per un cumulo di condanne riportate negli anni scorsi per reati di associazione di stampo mafioso ed estorsione aggravata. L’uomo deve espiare la pena residua di anni 1 e mesi 4 di reclusione per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, per cumulo di pene, per reati commessi dal 1990 al 2000 a Siracusa e provincia.
Dopo gli adempimenti di rito,
l’uomo è stato condotto al carcere di Cavadonna. Una settimana fa il Tribunale di sorveglianza di Pescara aveva inflitto la misura della libertà vigilata al Midolo, con la quale lo obbligava a darsi ad un onesto lavoro, a non frequentare pregiudicati, a rincasare entro e non oltre le ore 21 e a non uscire di casa prima delle ore 7 del mattino. Michele Midolo, noto negli ambienti della mafia siracusana con l’appellativo di “Michiluni”, a causa delle sue fattezze fisiche, (ultimamente però era andato sotto peso a causa di un ictus celebrale che lo aveva colpito al carcere di Cuneo), è ancora in attesa della definizione di alcuni processi, tra cui quello scaturito per le infiltrazioni mafiose all’Istituto nazionale del Dramma Antico e al Teatro Greco di Siracusa, nel quale ha riportato condanna a dieci anni di reclusione per associazione mafiosa.