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Augusta: in manette insegnante di religione per abusi sessuali

CronacaAugusta: in manette insegnante di religione per abusi sessuali

Si sarebbe reso protagonista di abusi su minori extracomunitari. E’ questa l’accusa che la Procura Distrettuale Antimafia di Catania, dopo specifiche indagini, lancia nei confronti di Giuseppe Abbate, 50 anni, docente di religione, molto conosciuto negli ambiente cittadini.
L’uomo, nelle prime ore del pomeriggio di giovedì, è stato arrestato in flagranza dagli agenti della Squadra Mobile di Siracusa che lo sorprendevano nell’atto di consumare un rapporto sessuale con due minorenni.
L’indagine che ha fatto emergere le presunte responsabilità penali dell’indagato, insegnante di religione originario di Augusta, nascono da un’attività investigativa subentrata grazie alla testimonianza  

che un migrante egiziano non ancora maggiorenne rendeva alla Squadra Mobile di Roma. Il ragazzino raccontava agli agenti che dopo esser arrivato in Italia, diversi mesi addietro, veniva allocato presso una casa famiglia della capitale. Fin qui nulla di anomalo nel racconto che prende altra piega quando il giovane fa il nome di quello che era stato nominato tutore di diversi minori. Proprio Abbate, secondo le parole del testimone, era solito consumare rapporti sessuali con i giovani migranti ricompensandoli con regali o denaro.
Raccolte le dichiarazioni del giovanissimo egiziano, sono scattate le indagini e le opportune verifiche. La Questura di Roma informava la Squadra Mobile di Siracusa la quale, a sua volta, avanzava richiesta alla Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, competente in materia di prostituzione minorile, per ottenere l’autorizzazione a svolgere una serie di attività tecniche, tra cui riprese videofilmate e intercettazioni telefoniche da effettuare sul conto dell’insegnante di religione.
Avuto, quindi, il lasciapassare gli investigatori aretusei portavano avanti il loro lavoro anche di natura tecnica che potesse far luce sulla vicenda denunciata. Presto si arrivava ad un risvolto e nella giornata di mercoledì l’epilogo della faccenda con la scoperta dell’indagato proprio mentre si trovava con due minorenni in atteggiamenti davvero inequivocabili. Immagini che i poliziotti vedevano con i propri occhi e che chiaramente determinavano l’arresto del docente. La posizione giuridica si aggravava ulteriormente a seguito dei colloqui avuti dagli investigatori con i due minori i quali confermavano quanto i poliziotti avevano avuto modo di dedurre e cioè di avere ricevuto delle proposte di far sesso con l’Abbate per ottenere in cambio dei regali. L’insegnante, dopo essere stato ammanettato, su disposizione della Procura distrettuale di Catania, è stato rinchiuso nella Casa circondariale di Cavadonna in attesa di comparire dinanzi al Giudice delle indagini preliminari per la convalida dell’arresto. Le indagini saranno estese in altri centri di accoglienza di minori stranieri per raccogliere le dichiarazioni dei giovani che, prima di essere trasferiti su tutto il territorio nazionale, hanno soggiornato per giorni o settimane ad Augusta.

F.G.