Pachino. Nel corso del pomeriggio di domenica 3 luglio, a Pachino, i Carabinieri della locale stazione hanno tratto in arresto nella flagranza dei reati di tentata estorsione e maltrattamenti in famiglia Marius Sorin Oros, cittadino rumeno di 22 anni, di professione giostraio, da anni residente a Pachino, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia ed attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito dell’ennesimo arresto per evasione operato la scorsa settimana dai Carabinieri della Compagnia di Siracusa.
Nel primo pomeriggio i militari sono stati allertati dalla madre del giovane la quale, in preda alla disperazione, ha chiesto l’intervento immediato di una pattuglia riferendo che il figlio l’aveva
aggredita. Giunti sul posto i Carabinieri hanno bloccato Marius Sorin Oros, ancora in evidente stato di agitazione. Il rumeno è stato condotto in caserma, dove è stata accompagnata pure la madre affinchè riferisse la dinamica dei fatti che avevano indotto suo figlio ad aggredirla. Alla base dell’aggressione pare ci sia stata l’ennesima richiesta di denaro contante con cui il giovane aveva intenzione di uscire di casa, violando nuovamente gli obblighi impostigli. Ma al secco rifiuto della madre, stanca del comportamento del figlio, sono iniziate le minacce: dapprima urla ed insulti, poi gli spintoni ed infine un colpo di manico di scopa al volto. Temendo per la propria incolumità la donna ha deciso di contattare i Carabinieri che, dopo pochi attimi, sono giunti sul posto. In caserma, inoltre, la donna ha riferito che tali condotte violente ed aggressive da parte del figlio perdurano da diversi mesi, concretizzandosi in ripetute aggressioni fisiche.
In considerazione di quanto accaduto Marius Sorin Oros, che dallo scorso mese di aprile ha collezionato la bellezza di sette arresti (uno per lesioni personali, altri 5 per evasione dagli arresti domiciliari e il settimo per avere malmenato la propria madre) è stato dichiarato in stato di arresto e, espletate le formalità di rito, tradotto presso la casa circondariale di Cavadonna, come disposto dal magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Siracusa.
“Quello di ieri è l’ennesimo episodio di violenza domestica, una situazione che i Carabinieri della Stazione di Pachino sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà della vittima di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato in cui assume un ruolo decisivo la fiducia verso le istituzioni. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per affrontare con professionalità e competenza lo specifico fenomeno” – ha dichiarato il Capitano Landi, comandante della Compagnia Carabinieri di Noto.