Siracusa. Il Giudice delIe indagini preliminari Giuseppe Tripi ha accolto la richiesta dell’avvocato Rosario Trimarchi, difensore di Maurizio Casale, 54 anni, tesa ad ottenere un rinvio dell’interrogatorio di garanzia del suo assistito che, nell’ambito dei due procedimenti penali in cui è coinvolto il dimissionario sindaco di Priolo Gargallo Antonello Rizza, è stato raggiunto dalla misura cautelare della sospensione dall’attività della pubblica funzione di segretario comunale. Il penalista ha chiesto un termine a difesa per poter esaminare gli atti e per produrre una memoria e dei documenti.
Il Gip Tripi ha non ha negato i termini, ma ha detto all’avvocato Trimarchi che dovrà affrettarsi a redarre la memoria difensiva e a raccogliere i documenti che intende produrre poichè ha fissato per il prossimo 2 novembre l’interrogatorio di garanzia di Maurizio Casale.
Il Gip Tripi, rispondendo alle istanze di revoca della misura cautelare dell’obbligo di presentazione al Commissariato della Polizia di Stato di Priolo Gargallo, ha rigettato quelle presentate dall’avvocato Domenico Mignosa nei confronti dei dirigenti comunali Salvatore Cirnigliaro e Flora La Iacona, ed invece ha accolto quella presentata dall’avvocato Giuseppe Calvo in favore dell’imprenditore Francesco Artale al quale è stata revocata la misura cautelare di doversi recare tutti i giorni presso il Commissariato della Polizia di Stato di Priolo Gargallo.
Tutti gli indagati colpiti da una misura cautelare sono stati interrogati dal Gip Tripi, ad eccezione del segretario comunale di Priolo Gargallo Maurizio Casale che, per una svista dei poliziotti del Commissariato, non si era visto notificare il decreto di sospensione dall’attività della pubblica funzione di segretario comunale. Adesso all’errore è stato posto rimedio e l’interrogatorio di garanzia del Casale si svolgerà il 2 novembre prossimo.
Nell’inchiesta giudiziaria oltre all’ex sindaco Antonello Rizza, che per poter svolgere in libertà la campagna elettorale per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana nella quale è impegnato come candidato di Forza Italia, si è dimesso da sindaco (ma era stato già sospeso di diritto dal Prefetto Castaldo sulla base della legge Severino) e ha chiesto ed ottenuto dal Gip Tripi la revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari misura che è stata sostituita con quella meno afflittiva del divieto di dimora nel comune di Priolo Gargallo, sono coinvolti Salvatore Cirnigliaro, Desirè Giuliano, Michael Murè, Flora La Iacona, Francesco Artale, Giuseppe Pinnisi, Eugenio Maione, Maurizio Casale, Giuseppina Garofalo, Enzo Lonero, Rita Fangano, Sebastiano Carpinteri, Loredana Martines, Maurizio Vincenzi, Salvatore Ullo e Nicoletta Giambra.
A Sebastiano Carpinteri, gestore della piscina comunale, difeso dagli avvocati Giuseppe Carrubba e Silvestre Costanzo, il Gip Giuseppe Tripi ha applicato la misura reale del sequestro di oltre ottantamila euro. Una somma assai inferiore rispetto a quella del Carpinteri è stata sequestrata all’imprenditore Francesco Artale.
Le indagini vengono svolte dagli investigatori del Commissariato della Polizia di Stato di Priolo Gargallo con il coordinamento del Pubblico Ministero Margherita Brianese.
Il dirigente comunale Cirnigliaro ha confermato le sollecitazioni ricevute da Antonello Rizza ma ha tenuto a precisare che “come sindaco ha sempre fatto così, senza privilegiare uno al posto di un altro. Rizza si comportava con tutte le persone che si rivolgevano all’Amministrazione comunale sempre allo stesso modo, chiedeva a noi funzionari e dipendenti comunali di far presto nell’istruire e completare le pratiche per non deludere le persone che si rivolgevano all’Amministrazione comunale”.
La dirigente comunale La Iacona ha detto di essere con la coscienza a posto per avere rispettato le norme previste dalla legge. La funzionale si è protestata innocente, ha detto di avere conosciuto in un’occasione l’imprenditore Francesco Artale e di non averlo più rivisto.
Francesco Artale, difeso dall’avvocato Giuseppe Calvo, ha respinto gli addebiti e, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia, il suo difensore ha presentato istanza di revoca della misura cautelare di presentazione giornalieri presso il Commissariato della Polizia di Stato di Priolo Gargallo.
Per un svista degli agenti del Commissariato, non è stata notificata la misura cautelare applicata dal Gip Tripi nei confronti dell’indagato Maurizio Casale che, per questo motivo, non si è presentato in Tribunale per essere sottoposto ad interrogatorio di garanzia. Il Gip ha deciso di riconvocarlo nei prossimi giorni per interrogarlo.