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Riciclaggio, tutti assolti gli imputati accusati dal pentito Angelo Randone

CronacaRiciclaggio, tutti assolti gli imputati accusati dal pentito Angelo Randone

Siracusa. Iniziando a collaborare con la giustizia l’ex promotore finanziario Angelo Randone, datosi alla macchia dopo aver ridotto in mutande centinaia di risparmiatori siracusani che gli avevano affidato i loro risparmi, rivelava ai Pubblici Ministeri Roberto Campisi e Antonio Nicastro di temere per la propria vita in quanto si era reso responsabile assieme ad alcuni esponenti della criminalità organizzata di Siracusa dei reati di riciclaggio e di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.

Il fascicolo, inizialmente aperto dall’ex procuratore capo Roberto Campisi e dal sostituto Antonio Nicastro, veniva trasferito per competenza alla Procura Distrettuale Antimafia di Catania poichè tra gli indagati risultavano esserci alcuni personaggi appartenenti ai clan mafiosi “Bottaro-Attanasio”. e “Santa Panagia”. I fatti rivelati dall’ex promotore finanziario risalgono dal 1999 al 2002 ma, per nullità degli atti processuali e vizi di forma, il fascicolo è passato di competenza da un ufficio all’altro ed è stato al vaglio di diversi Gip del Tribunale di Catania, e l’ultimo giudice dell’udienza preliminare che lo ha avuto assegnato ha deliberato di rinviare a giudizio l’accusatore, appunto il promotore finanziario divenuto collaboratore di giustizia Angelo Randone, e tutte le persone da lui chiamate in causa.
Essendo stati i reati commessi a Siracusa, il processo si è celebrato al Palazzo di Giustizia di Viale Santa Panagia e anche in questa sede non ha avuto una vita facile. Infatti, è passato al vaglio di più Collegi penali prima di essere assegnato definitivamente a quello presieduto dalla giudice Carla Frau, con a latere le giudici Concetta Zimmitti e Carla Condorelli, quest’ultima giudice onorario, a differenza delle altre due che sono togate.
Il Collegio penale presieduto dalla dottoressa Carla Frau, che tiene le udienze ogni venerdì, è riuscito nell’ardua impresa di portare a compimento il processo, nonostante fossero maturi i tempi per dichiarare la prescrizione di quasi tutte le fattispecie delittuose contestate dalla Procura Distrettuale Antimafia a tutti gli imputati. Entrando nel merito, i giudici hanno comunque dichiarato estinti alcuni reati per intervenuta prescrizione mentre per altri addebiti hanno pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti degli imputati alla sbarra.
Il Pubblico Ministero Alessandro La Rosa, concludendo la sua requisitoria, ha chiesto il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per tutti gli imputati. I difensori, avvocati Aldo Ganci, Sebastiano Troia, Giambattista Rizza e Luca Brandino, avevano chiesto l’assoluzione con formula piena dei rispettivi clienti.
Il Tribunale, dopo una lunga permanenza in camera di consiglio, ha pronunciato la sentenza di “assoluzione per prescrizione” per alcuni reati il pentito Angelo Randone, Maria La Braca e Francesco Satornino (quest’ultimo ora detenuto a Cavadonna per rispondere dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico degli stupefacenti). Ha assolto con formula ampiamente liberatoria perchè il fatto non sussiste il promotore finanziario Luigi D’Alessio e sua moglie Barbara Berritta, quwst’ultima sorella dell’esponente del gruppo mafioso di Santa Panagia, Luigi Berritta, entrambi difesi dall’avvocato Aldo Ganci. Il pentito Angelo Randone, lo stesso Luigi D’Alessio, Condetto Marchese, Gabriella De Grande sono stati assolti perchè il fatto non sussiste da alcuni capi d’imputazione. L’ex panificatore Emanuele Gambuzza e vecchio affiliato al clan “Bottaro-Attanasio”, Luigi Berritta, ex esponente del clan di Santa Panagia, Antonio Greco, anche lui ex affiliato al clan Santa Panagia, sono stati assolti per intervenuta prescrizione dei reati a ciascuno ascritti.
E ancora. Luigi D’Alessio e Angela Cappuccio, difesi dall’avvocato Aldo Ganci, sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. Luigi D’Alessio ed il titolare di un bar di Corso Gelone, Giuseppe Midolo, quest’ultimo difeso dall’avvocato Giambattista Rizza sono stati assolti perchè il fatto non sussiste dal reato di riciclaggio.
Luigi Campisi, genero di Emanuele Gambuzza, titolare di un panificio, e Francesco Satornino, in relazione al capo 119 della rubrica sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. Luigi Campisi è stato assistito dall’avvocato Aldo Ganci. Sebastiana Corso e Francesco Satornino, per il capo 121 della rubrica, sono stati assolti perchè il fatto non sussiste. Maria La Braca e Franco Satornino sono stati assolti perchè il fatto non sussiste dal capo 123 della rubrica. Francesca Gambuzza e Francesco Satornino, difesi dall’avvocato Aldo Ganci la prima e dall’avvocato Luca Brandino il secondo, sono stati assolti dal capo 125 della rubrica perchè il fatto non sussiste. Francesco Satornino e il pentito Angelo Randone sono stati assolti dal capo 145 della rubrica perchè il fatto non sussiste.
Satornino Francesco ed Emanuele Gambuzza, quest’ultimo difeso dall’avvocato Sebastiano Troia, sono stati assolti dal capo 145 della rubrica perchè il fatto non sussiste.
Infine, il promotore finanziario Luigi D’Alessio e Angela Cappuccio, entrambi difesi dall’avvocato Aldo Ganci, sono stati assolti dal capo 148 della rubrica perchè il fatto non sussiste.
Il Tribunale si è preso il termine di novanta giorni per il deposito della motivazione della sentenza.
Per la il “non luogo a procedere”