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Il Riesame conferma il divieto di dimora a Priolo per Rizza

CronacaIl Riesame conferma il divieto di dimora a Priolo per Rizza

Siracusa. I giudici del Tribunale del Riesame di Catania hanno rigettato la richiesta avanzata dagli avvocati Domenico Mignosa e Giuseppe Tamburini, quali difensori di Antonello Rizza, dimissionario sindaco di Priolo Gargallo e indagato per le palesi irregolarità nell’aggiudicazione di alcuni appalti, tesa ad ottenere l’annullamento dell’ordinanza emessa dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Giuseppe Tripi con la quale aveva sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella meno afflittiva del divieto di dimora nel Comune di residenza.

Il Collegio ha ritenuto legittimo il provvedimento adottato dal Gip Tripi, peraltro su richiesta dello stesso Antonello Rizza e del suo difensore Domenico Mignosa, la cui iniziativa è stata poi condivisa dall’avvocato Giuseppe Tamburini. L’avvocato Domenico Mignosa, dopo aver esultato per l’accoglimento della sua proposta di fare “sloggiare” dal Comune di Priolo Gargallo l’ex sindaco per consentirgli di poter effettuare senza vincoli e obblighi giudiziari la campagna elettorale per le Regionali che si svolgeranno domenica 5 novembre e alle quali Antonello Rizza partecipa in prima persona come candidato di Forza Italia nella nuova assemblea siciliana, questa volta la sua iniziativa di impugnare il provvedimento emesso dal Gip Giuseppe Tripi, è stata sconfessata dai giudici del Riesame di Catania. L’avvocato Domenico Mignosa ha comunicato che la bocciatura della sua iniziativa legale non gli impedirà di rivolgersi alla Corte di Cassazione cui a breve inoltrerà un motivato ricorso contro l’ordinanza del Collegio del Riesame di Catania

Antonello Rizza non si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia, ma ha preferito rendere una lunga dichiarazione spontanea in ordine alle tre imputazioni che gli vengono contestate nell’ordinanza cautelare firmata dal Giudice delle indagini preliminari Giuseppe Tripi. L’ex sindaco di Priolo Gargallo si è comunque protestato innocente sostenendo che lui non ha deliberato assolutamente nulla ma si era limitato a sollecitare gli uffici comunali a definire le istruttorie relative alle pratiche per le quali il Pubblico Ministero Margherita Brianese aveva chiesto al Gip di disporre nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere. “Io sono innocente, non ho commesso alcun reato. Le intercettazioni fanno capire un mio coinvolgimento nelle tre vicende al vaglio degli inquirenti, ma non è così e avremo modo di dimostrare la mia estraneità” – ha sottolineato Antonello Rizza durante la sua dichiarazione spontanea.

I funzionari comunali Salvatore Cirnigliaro e Flora La Iacona, difesi come l’ex sindaco dall’avvocato Domenico Mignosa, si sono sottoposti regolarmente all’interrogatorio di garanzia e hanno risposto a tutte le domande, sia a quelle loro rivolte dal Gip Tripi sia a quelle rivolte dal Pubblico Ministero Margherita Brianese.

Il dirigente comunale Cirnigliaro ha confermato le sollecitazioni ricevute da Antonello Rizza ma ha tenuto a precisare che “come sindaco ha sempre fatto così, senza privilegiare uno al posto di un altro. Rizza si comportava con tutte le persone che si rivolgevano all’Amministrazione comunale sempre allo stesso modo, chiedeva a noi funzionari e dipendenti comunali di far presto nell’istruire e completare le pratiche per non deludere le persone che si rivolgevano all’Amministrazione comunale”.

La dirigente comunale La Iacona ha detto di essere con la coscienza a posto per avere rispettato le norme previste dalla legge. La funzionale si è protestata innocente, ha detto di avere conosciuto in un’occasione l’imprenditore Francesco Artale e di non averlo più rivisto.

Francesco Artale, difeso dall’avvocato Giuseppe Calvo, ha respinto gli addebiti e, a conclusione dell’interrogatorio di garanzia, il suo difensore ha presentato istanza di revoca della misura cautelare di presentazione giornalieri presso il Commissariato della Polizia di Stato di Priolo Gargallo. La richiesta è stata accolta dal Gip Tripi, che ha revocato all’imprenditore la misura dell’obbligo di recarsi tutti i giorni negli uffici del Commissariato della Polizia di Stato di Priolo.

Domani mattina, mercoledì 2 novembre, verrà sottoposto ad interrogatorio di garanzia l’indagato Maurizio Casale, cui il Gip Tripi ha applicato la misura della sospensione dall’attività di segretario comunale di Priolo Gargallo. Maurizio Casale è difeso dall’avvocato Rosario Trimarchi.