Siracusa. Innanzi al Giudice Monocratico Martina Belpasso si è svolta la prima udienza del processo per direttissima a carico del pachinese Andrea Iacono, 36 anni, accusato di detenzione di 14 grammi di eroina e di dieci grammi di anfetamine. L’imputato, assistito dall’avvocato Luigi Caruso Verso, si è sottoposto all’esame e ha finito con l’ammettere la detenzione delle sostanze stupefacenti rinvenute nella sua abitazione dai Carabinieri di Pachino il 19 novembre scorso, giorno in cui Andrea Iacono venne tratto in arresto e poi dal Gip posto agli arresti domiciliari. Il Pubblico Ministero Zambon ha poi citato a giudizio per direttissima Andrea Iacono per l’udienza del 15 dicembre, slittata per un imprevisto al successivo 20 dicembre. Lunedì scorso il processo si è regolarmente svolto ma si è fermato a metà del cammino con la richiesta di non proseguirlo con rito ordinario ma di definirlo con l’esclusione dei testimoni e quindi di saltare la fase dell’istruttoria dibattimentale e di passare direttamente alla fase della discussione. A determinare il cambio di percorso del processo è stato il difensore di Andrea Iacono, avvocato Luigi Caruso Verso che ha chiesto di fare svolgere il processo con rito abbreviato alla luce della confessione resa dall’imputato. Il penalista ha fatto questa scelta per fare ottenere al suo cliente quanto meno lo sconto di pena qualora il Giudice Monocratico dovesse riconoscerlo colpevole di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo eroina e di anfetamine. Alla luce avanzata dall’avvocato Luigi Caruso Verso, il Giudice Monocratico Martina Belpasso ha rinviato il processo al 10 gennaio del prossimo anno, lasciando agli arresti domiciliari lo spacciatore pachinese. Quel giorno verrà illustrata la requisitoria da parte del Pubblico Ministero e subito dopo l’avvocato Luigi Caruso Verso effettuerà la propria arringa difensiva in favore di Andrea Iacono. Poi la parola passerà al Giudice Monocratico Martina Belpasso, che entro la serata del 10 gennaio 2022 pronuncerà la sentenza sul conto del pusher pachinese.