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Il Gip dispone i domiciliari per l’ex affiliato al clan Aparo che in casa deteneva una pistola e 15 gr di cocaina

CronacaIl Gip dispone i domiciliari per l’ex affiliato al clan Aparo che in casa deteneva una pistola e 15 gr di cocaina

Siracusa. Il Giudice delle indagini preliminari Salvatore Palmeri, dopo aver convalidato l’arresto dell’ex affiliato al clan Aparo di Solarino, Salvatore Bruno, 55 anni, ha deciso di applicargli la misura cautelare degli arresti domiciliari, rigettando la richiesta avanzata dal Pubblico Ministero Carlo Enea Parodi, tesa ad ottenere la misura della custodia in carcere per il solarinese. L’arrestato, difeso dall’avvocato Junio Celesti, ha ammesso gli addebiti contestatigli dai Carabinieri di Solarino di detenere nella propria casa di campagna una pistola calibro 7,65 completa di munizioni e di nascondere nella propria dimora di 15 grammi di cocaina ai fini di spaccio.
La nuova disavventura con la giustizia per Salvatore Bruno è arrivata a seguito della visita che gli hanno fatto i Carabinieri di Solarino per effettuare una perquisizione domiciliari in quanto sospettavano che nascondesse armi e droga. Sospetti che si sono rivelati azzeccati visto che, nel corso della perquisizione, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola calibro 7,65 e un involucro contenente 15 grammi di cocaina e materiale per il confezionamento delle dosi. Salvatore Bruno, nel lontano 14 giugno 2017, venne tratto in arresto dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa per aver rinvenuto all’interno della sua abitazione di campagna, la stessa in cui adesso i Carabinieri hanno rinvenuto la pistola calibro 7,65 e 15 grammi di cocaina, ben tre pistole un chilogrammo di hashish. Per quel precedente arresto Salvatore Bruno è stato condannato dal Gip Giuseppe Tripi alla pena di tre anni di reclusione, pena che l’ex affiliato al clan Aparo ha espiato interamente ed era ritornato oltre un anno fa in libertà.
Questa volta, Salvatore Bruno non ha raccontato una “favola” al Gip Palmeri come ebbe a fare nel lontano mese di giugno del 2017 quando ebbe il faccia a faccia con il Gip Andrea Migneco, dichiarando di avere trovato in campagna le tre pistole e di avere ricevuto il chilo di hashish da uno straniero che gli chiese di pagargli la sostanza stupefacente solo quando aveva era riuscito a vendere il chilo di “fumo”. Questa volta Salvatore Bruno si è limitato ad ammettere la detenzione illegale sia della pistola che dei 15 grammi di cocaina.
(nella foto Salvatore Bruno)