Canicattini Bagni. Come denunciato nei giorni scorsi dal Vice Presidente di Anci Sicilia, Paolo Amenta, Presidente del Consiglio comunale di Canicattini Bagni, il gravoso e incontrollato aumento dei costi energetici che si sta registrando nel Paese rischia, nel 2022, di portare al collasso, oltre alle imprese e alle famiglie, anche i Comuni impossibilitati a tenere in equilibrio i già precari Bilanci e a garantire i servizi essenziali ai cittadini.
Il grido di allarme ripreso e rilanciato a livello nazionale e regionale dall’Anci, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, con i Presidenti Antonio Decaro e Leoluca Orlando, sottolinea l’urgenza, come ribadito dal Vice Presidente Amenta, dell’avvio di un tavolo di confronto Stato – Regione – Enti Locali, per scongiurare il crollo finanziario dei Comuni, non in grado economicamente di sostenere i maggiori costi dell’energia che ricadono sui servizi essenziali e di riverso, in virtù del Federalismo Fiscale, sui tributi ai cittadini che, di certo, non possono essere triplicati, in particolare in una realtà come la Sicilia già fragile per la lunga pandemia e per il perdurare di una crisi economica e occupazionale che coinvolge le famiglie.
Per queste ragioni giovedì 10 febbraio 2022 alle ore 20 i Sindaci danno vita ad una protesta simbolica spegnendo le luci di un palazzo rappresentativo delle loro città, per richiamare l’attenzione delle istituzioni e delle comunità su questa gravosa minaccia per la tenuta finanziaria dei Comuni e per la continuità dei servizi essenziali ai cittadini.
A Canicattini Bagni il Sindaco Marilena Miceli e l’Amministrazione comunale, aderendo all’iniziativa lanciata dall’Anci, hanno deciso di spegnere le luci del Palazzo Municipale e del Palazzo Messina Carpinteri di via XX Settembre,