Augusta. Due uomini e una donna sono stati arrestati dai Carabinieri per avere picchiato selvaggiamente un 55enne, che i sanitari hanno giudicato in pericolo di vita. In carcere sono stati rinchiusi gli augustani Sebastiano Conca, 39 anni, la sua compagna Elisabhet Piras, 38 anni e Francesco Rapina, 30 anni. I Carabinieri hanno denunciato i tre aggressori per i reati di tentato omicidio, estorsione e danneggiamento. Grazie al civico comportamento degli avventori di un bar sito in Via Lavaggi che hanno immediatamente telefonato al Comando della Compagnia Carabinieri di Augusta, i militari dell’Arma sono riusciti a strappare dalle grinfie dei due uomini e della donna il malcapitato 55enne, le cui condizioni sono apparse disperate non solo ai militari e alle persone che si trovavano dentro e all’ingresso del bar di Via Lavaggi ma soprattutto ai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello che hanno disposto l’accompagnamento del ferito in un nosocomio di Catania. I medici hanno riscontrato delle fratture alle costole, un esteso ematoma alla testa e lesioni di una certa gravità al fegato e in altre parti del corpo. I medici si sono riservati la prognosi e ritengono in pericolo di vita il 55enne in quanto hanno constatato due emorragie cerebrali.
Secondo la ricostruzione dei fatti effettuata dai Carabinieri il 55enne è stato colpito con violenza in più parti del corpo, tanto da aver subìto contraccolpi al fegato, alle costole, ma, soprattutto, alla testa. I tre aggressori hanno usato dei corpi contundenti (verosimilmente un bastone, una sedia e un ombrello) ma anche i piedi infierendo sulla vittima tempestandola di calcioni alla testa e allo stomaco mentre il 56enne era stramazzato sul pavimento ed era svenuto.
I Carabinieri affermano che Sebastiano Conca, la sua compagna e il loro complice Francesco Rapina si sono recati sabato scorso, 12 febbraio, nell’abitazione del 55enne per chiedergli la corresponsione di una non meglio precisata somma di denaro. Al rifiuto del padrone di casa il Conca lo avrebbe colpito con violenza al volto facendolo cadere per terra senza che il malcapitato riuscisse a rialzarsi per cercare quantomeno di difendersi dall’aggressione dei due uomini e della donna. Quest’ultima avrebbe colpito il malcapitato con la stessa violenza messa in atto dal suo convivente e dal loro complice. Dopo averlo massacrato di botte, i due uomini e la donna hanno messo a soqquadro l’appartamento della vittima, danneggiando tutta la mobilia. Poi hanno sollevato da terra, come se fosse un pacco, il 55enne per condurlo nella strada in cui avevano parcheggiato l’auto. Gli aggressori, sempre sorreggendo la loro vittima, hanno fatto visita all’ex moglie del 55enne alla quale hanno chiesto l’esborso del denaro precedentemente chiesto al suo ex marito. Mostrando alla donna l’ex coniuge con il volto insanguinato e tumefatto i due uomini e la donna pensavano che l’ex moglie del 55enne si fosse precipitata a prendere il denaro che custodiva in casa per evitare che fosse riservata la stessa sorte dell’ex marito. Invece, con grande sorpresa degli aggressori, la donna ha risposto di non avere denaro in casa e che in ogni caso non era intenzionata ad accontentarli. Al rifiuto della coraggiosa donna i tre estorsori si sono sfogati rompendo poltrone, sedie e mobili. E una volta completata la devastazione degli arredi della casa hanno risollevato il loro malcapitato 55enne e quando si sono resi conto che stava per morire hanno fermato l’auto in Via Lavaggi probabilmente per abbandonare in strada la vittima delle percosse. La scena, piuttosto impressionante per le pietose condizioni in cui versava l’uomo tirato con forza fuori dalla macchina, ha indotto gli avventori del bar di via Lavaggi a telefonare ai Carabinieri e pochi minuti dopo è sopraggiunta una pattuglia che ha intimato l’alt a Sebastiano Conca, alla sua compagna e a Francesco Rapina e di spiegare come mai fosse in quelle penose condizioni la persona che stavano tirando fuori dalla macchina. Quando i Carabinieri si sono avvicinati alla macchina e si sono resi conto che il ferito era insanguinato e aveva il volto pieno di ferite lacero contuse, provocate da calci e pugni e da corpi contundenti, hanno chiesto rinforzi e al centralinista della Compagnia hanno detto di richiedere l’invio di un’autoambulanza. Poi una volta affidato alle cure dei sanitari il malcapitato 55enne, i Carabinieri hanno preso in custodia i due uomini e la donna e con il passare dei minuti, una volta sentita l’ex moglie del ferito, hanno ricostruito nei minimi dettagli la violenta aggressione posta in essere da Sebastiano Conca, Elisabheth Piras e Francesco Rapina, le devastazioni commesse dai tre picchiatori nelle abitazioni dei due ex coniugi, e hanno tentato di scoprire a quale titolo pretendevano dai due ex coniugi l’esborso del denaro.
Una volta informato il magistrato di turno alla Procura della Repubblica quest’ultimo ha convalidato l’arresto dei due uomini e della donna disponendo che Sebastiano Conca e Francesco Rapina fossero rinchiusi nella Casa Circondariale di Cavadonna mentre la donna presso la sezione femminile del carcere di Messina-Gazzi. Attese le gravissime condizioni dell’uomo malmenato violentemente, i tre arrestati dovranno difendersi all’udienza di convalida dalle accuse di tentato omicidio, estorsione aggravata e danneggiamento.
M.S.