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In abbreviato un pachinese condannato dal Gup Alligo a 3 anni, 4 mesi e 30 giorni per possesso di 400 gr di marijuana

CronacaIn abbreviato un pachinese condannato dal Gup Alligo a 3 anni, 4 mesi e 30 giorni per possesso di 400 gr di marijuana

Siracusa. Questa mattina, innanzi al Giudice dell’udienza preliminare Francesco Alligo si è celebrato il processo con il rito abbreviato a carico del pachinese Francesco Salerno, 41 anni, accusato di detenzione illegale di quattro grammi di cocaina, di 400 grammi di marijuana, di detenzione di tre cartucce e di ben cinque reati di evasione dagli arresti domiciliari. Per l’ultima evasione dal proprio domicilio l’Autorità Giudiziaria ha disposto nei confronti del pachinese l’aggravamento per cui è stato rinchiuso un carcere, dove si trova tuttora detenuto.

In seguito alla richiesta di essere giudicato con il rito abbreviato avanzata da Francesco Salerno, assistito dall’avvocato Rosa Campisi, il Gup Alligo ha dato la parola al Pubblico Ministero Carlo Enea Parodi, che, concludendo la requisitoria, ha chiesto l’assoluzione dell’imputato per il reato di detenzione di quattro grammi di cocaina, l’assoluzione dei cinque reati di evasione dagli arresti domiciliari e la condanna per il reato di detenzione di 400 grammi di marijuana e per la detenzione delle tre pallottole. Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto al Gup di infliggere a Francesco Salerno la pena di due anni e otto mesi di reclusione. Il difensore, avvocato Rosa Campisi, al termine dell’arringa, ha chiesto l’assoluzione del proprio assistito per i reati di detenzione di cocaina e di evasione dagli arresti domiciliari e il minimo della pena per la detenzione di 400 grammi di marijuana e per la detenzione delle tre cartucce. Dopo la camera di consiglio il Gup Francesco Alligo ha condannato Francesco Salerno alla pena di tre anni, quattro mesi e 30 giorni di reclusione per i reati di detenzione ai fini di spaccio di 400 grammi di marijuana e per la detenzione delle tre cartucce. Il Gup Alligo ha accolto la richiesta del Pubblico Ministero Parodi e dell’avvocato Rosa Campisi di assoluzione del Salerno per i  reati di detenzione di 4 grammi di cocaina e delle tre cartucce. Il Gup non ha modificato la misura cautelare in carcere applicata da altro giudice al pachinese Francesco Salerno.

L’arresto di Francesco Salerno è avvenuto lo scorso 20 settembre, nel corso di specifici controlli finalizzati alla repressione dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. L’uomo, a seguito di una perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 1.220 euro in contanti. Successivamente, a seguito di perquisizione estesa all’abitazione dell’uomo, sono stati rinvenuti 400 grammi di marijuana, 4 grammi di cocaina, alcuni bilancini di precisione e materiale da taglio e confezionamento di sostanze stupefacenti. Francesco Salerno è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti e posto ai domiciliari dal Gip Andrea Migneco a conclusione dell’udienza della convalida dell’arresto effettuato dagli agenti del Commissariato di P.S. di Pachino.

Francesco Salerno, recentemente, si è visto notificare la misura cautelare della custodia in carcere nell’ambito dell’operazione denominata “Banda bassotti”, in quanto accusato di avere commesso due furti. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia cui è stato sottoposto del Gip Andrea Migneco, il Salerno ha confessato i due furti che gli vengono contestati e precisamente il furto aggravato di attrezzi agricoli che il proprietario aveva lasciato sul mezzo in attesa di svolgere i lavori di giardinaggio che gli erano stati commissionati (Fatti avvenuti a Marzamemi nel mese di agosto 2019); e il furto aggravato di un motore marino per imbarcazione avvenuto a Marzamemi nel mese di agosto 2019. Riguardo al furto del motore marino Francesco Salerno, che si è dichiarato tossicodipendente, ha riferito che lo hanno commesso in tre, senza però fare i nomi degli altri due suoi complici, e di averlo rivenduto a una persona, anche questa innominata, per l’importo di duecento euro, soldi che hanno diviso i tre ladri, poco più di sessanta euro a testa.