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Il Tribunale condanna 41enne per maltrattamenti in famiglia a un anno e 10 mesi, esclude l’estorsione e lo sottopone alla libertà vigilata

CronacaIl Tribunale condanna 41enne per maltrattamenti in famiglia a un anno e 10 mesi, esclude l’estorsione e lo sottopone alla libertà vigilata

Siracusa. I giudici del Tribunale Penale (presidente, Salvatore Cavallaro; a latere, Antonio Dami e Federica Piccione) hanno riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia il 41enne Gino Maraventano e gli hanno inflitto la pena di un anno e dieci mesi di reclusione, ordinando la sua immediata scarcerazione. L’uomo, difeso dall’avvocato Junio Celesti, è stato prosciolto dal reato di estorsione ai danni dei propri famigliari che assillava con continue richieste di denaro, ma è stato sottoposto alla liberta vigilata per un periodo di un anno. Gino Maraventano venne tratto in arresto tre mesi fa dagli agenti della Polizia di Stato in seguito alla denunciata presentata dai genitori e da altri famigliari i quali lo accusavano di minacce gravi e di ritorsioni se si rifiutavano di dargli le somme di denaro che ogni giorno pretendeva verosimilmente per comprare droga. La Procura convalidò l’arresto del Maraventano e dispose nei suoi confronti la misura cautelare della custodia in carcere. Al processo, celebratosi appunto dinanzi al Collegio del Venerdì, il Pubblico Ministero Salvatore Grillo ha chiesto la condanna di Gino Maraventano alla pena di quattro anni di reclusione. Il difensore dell’imputato, avvocato Junio Celesti, ha chiesto al Tribunale di riconoscere al suo assistito la diminuente della pena essendo stato riconosciuto dallo psichiatra seminfermo di mente, di escludere la sussistenza del reato di estorsione e di condannarlo al minimo della pena. Delle due proposte il Collegio giudicante ha accolte quelle formulate dal difensore del Maraventano il quale, dopo tre mesi trascorsi in carcere, ha riacquistato la libertà.