Siracusa. Il Giudice dell’udienza preliminare Francesco Alligo ha depositato la sentenza nei confronti di Danilo Greco, Alessio Visicale e Sebastiano Greco, tutti detenuti ma per altra causa, accusati i primi due di tentata estorsione, il Greco e il Genovese anche di lesioni personali, e ancora il Greco di evasione dagli arresti domiciliari e il Genovese del reato di minacce gravi. Il Gup Alligo, come richiesto dal Pubblico Ministero Andrea Palmieri, ha assolto con formula piena Alessio Attanasio e Danilo Greco dall’accusa di tentata estorsione e ha pronunciato sentenza di assoluzione nei confronti del Genovese per il reato di minacce gravi. Ha invece condannato Danilo Greco a due anni di reclusione per i reati di lesioni personali ed evasione dagli arresti domiciliari e ha condannato alla pena di un anno e sei mesi di reclusione Sebastiano Genovese per il reato di lesioni personali ai danni dell’avventore del Pub Ops di via Cairoli.
Alessio Visicale è assistito dagli avvocati Giorgio D’Angelo e Ignazio Danzuso; Danilo Greco è difeso dagli avvocati Antonio Meduri e Giorgio D’Angelo e il Genovese è assistito dall’avvocato Giorgio D’Angelo.
Il Pubblico Ministero Andrea Palmieri, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto l’assoluzione di Danilo Greco e Alessio Visicale per l’ipotesi delittuosa di tentata estorsione e analoga richiesta di assoluzione aveva avanzato nei confronti di Sebastiano Genovese per il reato di minacce. Il rappresentante della pubblica accusa aveva chiesto la condanna alla pena di Danilo Greco alla pena di due anni e quattro mesi di reclusione per i reati di lesioni personali ed evasione dagli arresti domiciliari e la pena di un anno e due mesi di reclusione per Sebastiano Genovese limitatamente per il reato di lesioni personali.
Il pestaggio dell’avventore del Pub Ops è avvenuto la sera del 24 gennaio 2020 all’interno del Pub Ops. Danilo Greco e Sebastiano Genovese, per futili motivi, massacrarono di botte tale Cannata. Gli inquirenti hanno poi accertato che il Greco era evaso dalla sua abitazione, ove era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, per recarsi al Pub di Via Cairoli in compagnia del Genovese. Nel corso delle indagini, fu intercettata una conversazione telefonica tra Danilo Greco e Alessio Visicale, quest’ultimo già ristretto nella Casa Circondariale di Cavadonna per traffico di droga, nel corso della quale il Greco gli riferiva di avere trovato un accordo con la vittima del pestaggio tesa a farsi consegnare la somma di cento euro la settimana a titolo di indennizzo per la denuncia penale già patita e le spese legali da affrontare in caso di rinvio a giudizio. Il progetto di farsi risarcire dall’avventore del Pub Ops sfumava perché gli investigatori accertavano che l’idea di risarcire il Greco era venuta proprio alla vittima del pestaggio, per cui gli intimavano di astenersi dal consegnare soldi al suo aggressore. L’aggredito, infatti, probabilmente per avere scoperto di avere litigato con due pregiudicati appartenenti a gruppi criminali della città, temendo ritorsioni, aveva offerto al Greco la consegna di denaro a titolo di risarcimento dei danni. Ma quando della sua aggressione si sono occupati le forze di polizia non ha attuato la sua sciagurata idea di risarcire il pregiudicato lo aveva massacrato di botte.
(nella foto Danilo Greco)