Siracusa. Era ai domiciliari con il braccialetto elettronico, Gianclaudio Assenza, 26 anni, detenuto per possesso di armi e di sostanze stupefacenti in concorso, e sperava in cuor suo di arrivare al rinvio a giudizio nella posizione giuridica in cui si trovava da quando il Giudice delle indagini preliminari Carmen Scapellato, accogliendo l’istanza dell’avvocato Giorgio D’Angelo, aveva sostituito l’iniziale misura cautelare della custodia in carcere con quella degli arresti domiciliari ma con l’applicazione del braccialetto elettronico. La situazione è precipitata quando giorni addietro gli è stato notificato un ordine di carcerazione per espiare in carcere un cumulo di sentenze di condanna che Gianclaudio Assenza aveva riportato sia quando era ancora minorenne sia da maggiorenne. Si tratta di condanne che gli sono state inflitte perché riconosciuto colpevole di alcuni furti, evasione dagli arresti domiciliari, detenzione ai fini di spaccio di droga. Sommando le pene irrogategli dai giudici il cumulo arriva a complessivi cinque anni di reclusione. Il magistrato, che ha firmato l’ordine di carcerazione ha, però, stabilito che il pregiudicato 26enne dovrà scontare in carcere la pena complessiva di quattro anni. Quando a casa sua si sono presentati gli appartenenti alle forze dell’ordine per notificargli l’ordine di carcerazione Gianclaudio Assenza ha chiesto di fargli fare una telefonata al suo difensore di fiducia, avvocato Giorgio D’Angelo per informarlo che stavano per condurlo nella Casa Circondariale di Cavadonna. Nel carcere di Siracusa Gianclaudio Assenza, molto probabilmente, resterà alcune settimane e poi verrà trasferito in una Casa di reclusione visto che deve scontare la lunga pena detentiva di quattro anni.
L’ultimo arresto di Gianclaudio Assenza risale all’8 settembre del 2020, quando i Carabinieri, oltre a lui, ammanettarono Giuseppina Quadarella, 34 anni, Claudio Violante, 61 anni e Francesco Giliberto, 30 anni, tutti accusati in concorso di detenzione di armi e di sostanza stupefacente del tipo cocaina e del tipo marijuana.
Il Pubblico Ministero Carlo Enea Parodi, all’udienza di convalida dell’arresto, ha chiesto al Gip Scapellato la misura cautelare della custodia in carcere per Gianclaudio Assenza e quella degli arresti domiciliari per gli altri tre arrestati. L’avvocato Giorgio D’Angelo ha chiesto l’applicazione di una misura alternativa a quella del carcere per Gianclaudio Assenza, mentre per Giuseppina Quadarella e Francesco Giliberto, ha auspicato la loro immediata scarcerazione. A sua volta l’avvocato Matilde Lipari ha chiesto di applicare a Claudio Violante una misura cautelare non afflittiva.
Dopo essersi ritirato in camera di consiglio, il Gip Carmen Scapellato è ritornato nell’aula dove ha comunicato le proprie decisioni: per Gianclaudio Assenza ha disposto il carcere, mentre per Giuseppina Quadarella, Francesco Giliberto e Claudio Violante ha stabilito gli arresti domiciliari.
In una abitazione di via Enna, zona Borgata, i Carabinieri hanno rinvenuto quattro pistole e dei quantitativi di sostanze stupefacenti, in prevalenza del tipo cocaina.
I Carabinieri hanno accertato che i quattro arrestati avevano occupato abusivamente la casa di via Enna che era disabitata in quanto il proprietario, immediatamente contattato dai militari, ha riferito di averla chiusa a chiave e di essersi trasferito in un’altra zona della città e di non aver saputo dai suoi ex vicini che la sua abitazione fosse stata occupata.
Alcuni giorni prima di fare irruzione nell’abitazione di Via Enna, i Carabinieri avevano rinvenuto all’interno di un circolo ricreativo 250 grammi di cocaina. Dal circolo ricreativo i Carabinieri avevano visto uscire un soggetto, già conosciuto per i suoi precedenti di polizia, e si erano insospettiti poiché per la pandemia del Covid 19 a tutti gli effetti doveva essere chiuso. Insospettiti dai suoi movimenti, i Carabinieri hanno proceduto a verificare se il circolo fosse abusivamente aperto, ma hanno ben presto concentrato la loro attenzione su altri aspetti quando l’uomo ha cominciato a dare ingiustificati segni di agitazione, asserendo di non essere responsabile di qualunque cosa i militari avessero trovato all’interno del locale. In effetti, una minuziosa perquisizione del circolo ha portato poco dopo al rinvenimento di una busta contenente circa 250 grammi di cocaina occultata in un anfratto del sottotetto. Il titolare del circolo, giunto poco dopo sul posto, ha riferito che i locali erano chiusi da tempo per via delle restrizioni relative alla “zona arancione” e che quindi disconosceva anche lui la paternità dello stupefacente. I Carabinieri, al termine delle operazioni, dopo aver sequestrato lo stupefacente – del valore di circa € 13.000 – hanno comunque denunciato a piede libero entrambi in quanto, allo stato dei fatti, erano gli unici detentori delle chiavi di accesso del circolo privato.
Dopo il ritrovamento dell’involucro contenente i 250 grammi di cocaina, i Carabinieri hanno raccolto una soffiata sull’occupazione abusiva della casa di Via Enna e hanno deciso di perquisirla dove hanno rinvenuto 4 pistole con matricola abrasa, 24 proiettili calibro 7,65, cinquanta grammi circa di cocaina semi combusta e oltre 130 grammi di marijuana già suddivise in 40 dosi pronte per essere vendute al dettaglio. E così hanno arrestato anche Gianclaudio Assenza nonostante lui risiedesse nella casa di fronte a quella in cui sono stati sorpresi Giuseppina Quadarella, Francesco Giliberto e Claudio Violante, nonché le armi e le dosi di cocaina e di marijuana.
(nella foto Gianclaudio Assenza)