Siracusa. Innanzi al Giudice delle indagini preliminari Francesco Alligo si è svolta l’udienza di convalida dell’arresto del lentinese Salvatore Modica, 22 anni, accusato del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il Gip Alligo ha convalidato l’arresto ma ha immediatamente revocato gli arresti domiciliari applicati al giovane pusher dal Pubblico Ministero Marco Dragonetti. Per la salvaguardia delle esigenze cautelare e per evitare che Salvatore Modica possa continuare a spacciare sostanze stupefacenti il Gip Alligo gli ha applicato la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Lentini. In buona sostanza ha “sfrattato” il 22enne dal paese in cui è nato e nel quale è cresciuto commettendo dei reati specifici di detenzione e spaccio di droga. Salvatore Modica, assistito dall’avvocato Michele Lazzara, dovrà trasferirsi in un altro comune e non può ritornare a Lentini fino a quando non verrà revocata la misura cautelare adottata nei suoi confronti dal Gip Francesco Alligo.
L’arresto di Salvatore Modica è stato eseguito dagli agenti del Commissariato di P.S. di Lentini. Il giovane, al volante della propria autovettura, è incappato in un posto di blocco ed essendo conosciuto dai poliziotti è stato immediatamente fermato. In considerazione dello stato di nervosismo e di insofferenza mostrati dal giovane all’atto del controllo, i poliziotti effettuavano una perquisizione personale estesa anche al veicolo che dava esito positivo poiché venivano rinvenute 12 dosi di cocaina occultate abilmente negli slip.
In considerazione di quanto rinvenuto, la perquisizione veniva estesa altresì all’abitazione del giovane ove veniva rinvenuto un bilancino di precisione.
Dopo le formalità di rito, l’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Che sono stati revocati dal Gip Alligo e sostituiti con la misura del divieto di dimora nel comune di Lentini.
Il Gip Alligo ha anche convalidato l’arresto del netino Marco Bellomo, difeso dall’avvocato Natale Di Stefano. Il Gip, come richiesto dal Pubblico Ministero Marco Dragonetti, non ha applicato alcuna misura cautelare al Bellomo.