Siracusa. Si è costituito il pistolero che nella mattinata, tra le 8,30 e le ore 9, ha esploso un colpo di pistola contro Sebastiano Cassia, 37 anni, inteso “Cicoria”. L’attentato è avvenuto in Via Aldo Carratore. La vittima, prima di essere attinto ad una gamba dal colpo di pistola, aveva avuto una colluttazione con l’uomo che poi gli ha sparato. Il ferito è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I ed i Carabinieri, recatisi in Via Aldo Carratore, hanno iniziato le indagini per individuare il pistolero ed assicurarlo alla giustizia. Ma ci ha pensato l’attentatore ad agevolare il lavoro dei militari dell’Arma, costituendosi poco dopo mezzogiorno al Comando provinciale dei Carabinieri. Si tratta di Leonardo Adamo, cugino del ferito, già noto ai Carabinieri e alla Polizia di Stato in quanto il 7 luglio 2008 venne tratto in arresto perché accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso nonché per associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti. Leonardo Adamo, anche in quella operazione antimafia denominata “Light Fire”, era difeso dall’avvocato Junio Celesti. Il penalista nell’odierna tarda mattinata mentre si trovava al Tribunale a difendere Alessandro Runza, alla sbarra per detenzione e porto illegale di una pistola, ha ricevuto al telefonino una chiamata da parte di Leonardo Adamo che gli ha chiesto di accompagnarlo alla caserma dei Carabinieri in quanto intendeva costituirsi avendo alcune ore prima esploso un colpo di pistola contro un cugino per contrasti di natura passionale. Il pistolero non ha aggiunto altro e, quando si è consegnato ai Carabinieri dai quali è stato immediatamente interrogato, non ha inteso approfondire il motivo della contrapposizione con Sebastiano Cassia, limitandosi a dire “abbiamo litigato per una donna”.
Leonardo Adamo ha fatto ritrovare la pistola usata per gambizzare il cugino e, al termine dell’interrogatorio, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Leonardo Adamo, che nell’operazione antimafia e antidroga denominata Light Fire”, effettuata dagli agenti della Squadra Mobile contro il ricostituito clan di Santa Panagia, guidato da Umberto Piantini, ha riportato una condanna definitiva a dodici anni di reclusione, già scontata. Peraltro, durante la detenzione in carcere, per malasanità, ha perso anche l’uso di un occhio.
(nella foto Leonardo Adamo, 28enne, arrestato nel 2008 per associazione mafiosa e traffico di droga)