Siracusa. Innanzi al Giudice dell’udienza preliminare Andrea Migneco si è svolto il processo con rito abbreviato a carico di Salvatore Bruno, 55 anni, accusato di detenzione nella propria casa di campagna di una pistola calibro 7,65 completa di munizioni e di 15 grammi di cocaina ai fini di spaccio.
L’arresto del Bruno è stato eseguito dai Carabinieri della Stazione di Solarino, nello scorso mese di gennaio, a seguito della perquisizione domiciliare conclusasi con il ritrovamento della pistola e della sostanza stupefacente del tipo cocaina.
Salvatore Bruno, nel lontano 14 giugno 2017, venne tratto in arresto dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Siracusa per aver rinvenuto all’interno della sua abitazione di campagna, la stessa in cui adesso i Carabinieri hanno rinvenuto la pistola calibro 7,65 e 15 grammi di cocaina, ben tre pistole un chilogrammo di hashish. Per quel precedente arresto Salvatore Bruno è stato condannato dal Gip Giuseppe Tripi alla pena di tre anni di reclusione, pena che l’ex affiliato al clan Aparo ha espiato interamente ed era ritornato oltre un anno fa in libertà.
Questa volta, Salvatore Bruno non ha raccontato una “favola” sia al Gip Salvatore Palmeri che al Gup Andrea Migneco come ebbe a fare nel lontano mese di giugno del 2017 quando ebbe il faccia a faccia con il Gip Giuseppe Tripi, dichiarando di avere trovato in campagna le tre pistole e di avere ricevuto il chilo di hashish da uno straniero che gli chiese di pagargli la sostanza stupefacente solo quando fosse riuscito a vendere il chilo di “fumo”. Questa volta Salvatore Bruno si è limitato ad ammettere la detenzione illegale sia della pistola che dei 15 grammi di cocaina.
Il Pubblico Ministero Federica Zambon, che ha sostituito il collega Carlo Enea Parodi titolare delle indagini preliminari, a conclusione della requisitoria ha chiesto la condanna di Salvatore Bruno alla pena di quattro anni e otto mesi di reclusione e la multa di ventimila euro.
Il difensore dell’esponente del clan Aparo, avvocato Junio Celesti, ha chiesto il minimo della pena e gli sconti previsti dal rito abbreviato e dall’ammissione delle proprie responsabilità del suo cliente. Domattina sarà emessa la sentenza del Gup Migneco contro il solarinese Salvatore Bruno.