Siracusa. Riccardo Sferrazzo, 52 anni, arrestato dai Carabinieri della Stazione di Lentini, nella giornata di domenica 26 giugno, assieme ai compaesani Salvatore Riscica, Sebastiano Massimo Romano e Giuseppe Romano, rispettivamente padre e figlio, perché tutti e quattro sorpresi all’interno della scuola di Via Vittorio Veneto a rubare materiale ferroso e i ponteggi, si è reso uccel di bosco nel corso della notte tra domenica e lunedì mattina 27 giugno e adesso viene attivamente ricercato dai militari dell’Arma. Ad accorgersi della fuga notturna del lentinese sono stati i Carabinieri delegati a prelevarlo dalla sua abitazione e di condurlo, unitamente agli altri tre arrestati, al Tribunale di Siracusa per partecipare al processo per direttissima disposto nei confronti dei quattro lentinesi dal magistrato di turno alla Procura della Repubblica di Siracusa, che contesta ai ladri lentinesi il reato di tentato furto aggravato. I Carabinieri, dopo aver prelevato dalle rispettive abitazioni Sebastiano Massimo Romano, 54 anni e suo figlio Giuseppe Romano, 26 anni e Salvatore Riscica, si sono diretti verso la casa dello Sferrazzo ma questi non ha risposto al citofono e da un congiunto hanno appreso che non lo aveva trovato nella sua stanza. I Carabinieri hanno lanciato l’allarme, segnalando l’evasione dello Sferrazzo e subito dopo hanno ripreso il viaggio alla volta del capoluogo aretuseo, dove sono arrivati con anticipo rispetto all’orario di celebrazione della direttissima. Dinanzi al Giudice Giulio D’Antoni si sono presentati padre e figlio Romano e Salvatore Riscica, i primi due assistiti dall’avvocato Michele Lazzara e il terzo lentinese dall’avvocato Rosario Frigillito. Il Pubblico Ministero ha chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, non solo per i tre ladri presenti in aula ma anche per il “latitante” Riccardo Sferrazzo. L’avvocato Rosario Frigillito, cui è toccato difendere non solo il proprio assistito ma anche i tre clienti difesi dal suo collega avvocato Michele Lazzara, ha chiesto l’applicazione di una misura cautelare non restrittiva. Ma il Giudice Monocratico Giulia D’Antoni, anche alla luce dei precedenti che annoverano i quattro lentinesi, ha disposto per tutti gli arresti domiciliari, come richiesto dal Pubblico Ministero.