Siracusa. L’ordinanza con la quale i giudici del Tribunale del Riesame di Catania hanno rigettato il suo appello contro la decisione del Giudice delle indagini preliminari Federica Piccione che aveva disposto gli arresti domiciliari per Angelo Bordieri e l’obbligo di dimora per Gianluca Capodicasa hanno indotto il Pubblico Ministero Chiara Valori a riconoscere che soltanto l’uomo che era stato trovato in possesso di alcune dosi di eroina doveva darne conto alla giustizia. Infatti, a differenza del suo iniziale convincimento di ritenere responsabili in concorso del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente entrambi gli indagati, adesso, a conclusione delle indagini preliminari, il Pubblico Ministero Valori ha chiesto il rinvio a giudizio soltanto per Angelo Bordieri, mentre per Gianluca Capodicasa ha chiesto l’archiviazione.
I due uomini vennero tratti in arresto dai Carabinieri nello scorso mese di febbraio, dopo che i militari avevano rinvenuto nella disponibilità di Angelo Bordieri un involucro contenente delle dosi di eroina. Secondo i Carabinieri, però, anche Gianluca Capodicasa era da ritenere correo del Bordieri, per cui il sostituto procuratore Chiara Valori dispose per i due uomini gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. A distanza di tre giorni dall’arresto Angelo Bordieri, difeso dall’avvocato Federica Cassia e Gianluca Capodicasa, assistito dall’avvocato Maurizio De Benedictis, sono comparsi davanti al Gip Federica Piccione, che, difformemente alle richieste avanzate dal Pubblico Ministero Chiara Valoiri, tese ad ottenere la misura della custodia in carcere per il Bordieri e quella dei domiciliari per il Capodicasa, aveva disposto gli arresti domiciliari per il primo e l’obbligo di dimora per il secondo, ordinando per quest’ultimo la sua immediata scarcerazione. Contro le decisioni del Gip Piccione il Pubblico Ministero Chiara Valori ha proposto appello rivolgendosi al Tribunale del Riesame di Catania al quale ha chiesto di annullare l’ordinanza del Gip e di applicare a Bordieri la misura cautelare della custodia in carcere e quella degli arresti domiciliari al Capodicasa.
Ma i giudici del Riesame hanno deciso di dare ragione al Gip condividendo le decisione che aveva preso nei confronti dei due indagati e torto al Pubblico Ministero, rigettando le sue richieste.