Siracusa. Il Giudice dell’udienza preliminare Francesco Alligo ha riconosciuto colpevole dei reati di lesioni personali r di detenzione e porto di una pistola il solarinese Giovanni Padua, 21 anni, difeso dall’avvocato Junior Celesti, e lo ha condannato alla pena di tre anni di reclusione. Il Pubblico Ministero Marco Dragonetti aveva chiesto la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione, Il difensore si era battuto per il minimo della pena. Il solarinese è stato giudicato col riro abbreviato.
Il Padua nella prima mattinata del 25 marzo, venne arrestato dalla Polizia di Stato h esecuzione di una’Ordinanza di Custodia Cautelare con la quale il Giudice delle indagini preliminari Federica Piccione, su richiesta del Pubblico Ministero Marco Dragonetti, che coordinava le indagini, ritenuto responsabile dei delitti di porto in luogo pubblico di arma da sparo e lesioni aggravate.
L’indagine ha preso il via a seguito del ricovero all’ospedale ”Umberto I” di Siracusa del promotore finanziario di Floridia, Francesco Brunno, che presentava delle ferite a entrambe le gambe provocate da alcuni proiettili esplosi da un’arma da sparo. La vittima è stata gambizzata nella serata di “San Valentino” dello scorso 14 febbraio. Al Pronto Soccorso del nosocomio si sono recati immediatamente gli agenti della Squadra Mobile dove dal collega della Polizia hanno appreso che il ferito, un quarantenne, era giunto al Pronto Soccorso accompagnato dal giovane fratello che lo aveva soccorso subito dopo che un “soggetto ignoto”, dopo una brutale lite, gli aveva esploso colpi d’arma da fuoco attingendolo ad entrambe le gambe.
Tuttavia, nell’immediatezza dei fatti non fu possibile raccogliere elementi utili all’accertamento dei fatti, né dalla persona offesa, poiché sottoposta ad intervento chirurgico d’urgenza, tantomeno dai prossimi congiunti della vittima assolutamente reticenti.
Pertanto, sono state immediatamente avviate le attività investigative del caso, coordinate dal sostituto procuratore Marco Dragonetti, al fine di addivenire alla ricostruzione dei fatti e all’individuazione del soggetto ritenuto responsabile del brutale ferimento.
A seguito dei diversi sopralluoghi esperiti nei luoghi in cui è avvenuta la gambizzazione del promotore finanziario, grazie al rinvenimento di tracce ematiche della vittima presso l’agenzia dove lavora, è stato possibile intraprendere la giusta ipotesi investigativa.
Proprio partendo da quel luogo, sono state acquisite immagini estrapolate dai diversi sistemi di videosorveglianza presenti in prossimità del luogo teatro dell’evento delittuoso, grazie alle quali è stato possibile identificare Giovanni Padua e ricostruire l’iter criminoso perpetrato dallo stesso.
Le indagini di seguito esperite hanno permesso poi di risalire anche al movente dell’insano gesto. Nello specifico, nell’accesa lite precedente l’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, il pistolero avrebbe accusato la vittima ritenendolo responsabile di un “presunto” tentativo di furto perpetrato la sera prima all’interno del cantiere di suo padre.
Raccolto il solido quadro probatorio, tutte le risultanze sono state compendiate in apposita informativa di reato determinando il Pubblico Ministero Dragonetti a richiedere ed ottenere il provvedimento cautelare nei confronti del solarinese Giovanni Padua.
Nel corsi dell’ attività di esecuzione dell’Ordinanza cautelare si è proceduto alla perquisizione delegata dal Pubblico Ministero Dragonetti nell’abitazione e nei luoghi di disponibilità dell’arrestato, a seguito della quale il destinatario del provvedimento restrittivo è stato trovato in possesso di un rilevante quantitativo di stupefacente, ed in particolare 200 grami di hashish e 422 grammi di marijuana, ed è stato, pertanto, contestualmente tratto in arresto in flagranza di reato per la detenzione della droga.
Il solarinese non è la prima volta che aggredisce delle persone che, a suo dire, avrebbero rubato solti o beni appartenenti a suo padre. Alcuni mesi fa il Padua era stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Solarino per avere massacrato di botte Davide Cantone presunto reo di avere rubato la carta di credito a suo padre e di avere indebitamente prelevato dal bancomat oltre mille euro. Il Padua venne tratto in arresto e dopo aver trascorso alcune settimane in stato di detenzione è stato liberato dal Giudice delle indagini preliminari Salvatore Palmeri.
Per l’aggressuine del Cantone il Padua è stato assolo perché la oare offesa ha ritirato la querela fopo aver incassato una somma a titolo di risarcinento danni. Era rimasto in piedi il reati di tentata estirsione ma il Tribunale presieduti dal giudice Giuseppina Storaci ha pronunciatp sentenza di assiluzione rigettando la richiesta di cindanna a quarrei anni dureclusione avamzata dal Pubblico Ministero Silvia D’Armento. Era stata accolta dal Collegio la tesi difensiva dell’avvicati Junior Celrsti.