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Per la terza edizione di MediterrArtè – Classico Contemporaneo, al Teatro Massimo Città di Siracusa nei giorni 7 e 8 settembre la danza flamenca con Mercedes De Cordoba

SocietàPer la terza edizione di MediterrArtè – Classico Contemporaneo, al Teatro Massimo Città di Siracusa nei giorni 7 e 8 settembre la danza flamenca con Mercedes De Cordoba

Siracusa. Prenderà il via giovedì 7 settembre con il Worshop di Danza Flamenca con Mercedes de Cordoba al Teatro Massimo Città di Siracusa, la II edizione di MediterrArtè – Classico Contemporaneo, festival internazionale delle realtà artistiche del Mediterraneo. Venerdì 8 la prima assoluta dello spettacolo di flamenco Sin Mas con Mercedes De Cordoba.

Dopo le prime date a Catania, prende il via anche a Siracusa MediterrArtè – Classico Contemporaneo, il festival internazionale che unisce prosa, danza e musica per diffondere la cultura mediterranea. La kermesse ideata e organizzata da Artelè, offre proposte innovative e interdisciplinari per un forum aperto in cui germogliano progetti e processi innovativi grazie alla presenza di artisti tra i più interessanti del panorama internazionale in termini di ricerca sul linguaggio. Il Teatro Massimo Città di Siracusa ospiterà giovedì 7 settembre alle 21 un workhop con Mercedes de Cordoba, una delle più importanti esponenti del flamenco. La danzatrice porterà poi in scena il giorno dopo sempre alle 21 in prima nazionale lo spettacolo di flamenco Sin mas, una performance nata dal bisogno, dalla lotta, dall’impegno e dall’amore incondizionato per il flamenco. Mercedes de Cordoba che firma anche lo spettacolo sarà accompagnata da Juan Campallo alla chitarra, e dai cantanti Pepe de Pura e Jesus Corbacho. “Quando qualcosa nasce dalla necessità dalla lotta dalla dedizione e dall’amore incondizionato per qualcosa, il risultato non è altro che un miscuglio di propositi con l’unica pretesa di essere all’altezza di alcuni principi imposti e rivolti a se stessi. Il flamenco è la mia necessità. Il flamenco – afferma la danzatrice – è il mio bisogno, quindi combatto minuto per minuto, con colui che amo, con colui che fa ammalare e fa guarire la mia anima, con colui che libera tutti i miei stati in modo che possa comunicare. Passo a passo cerco la forma e il modo per poter restituire tutto quello che mi dà e per rimanere in pace con me stessa perché il flamenco “sin más” è il mio modo di vivere.”

Biografia
Considerata una delle ballerine più potenti e autentiche della sua generazione, Mercedes de Córdoba vanta una lunga e consolidata carriera, distinguendosi sempre per il suo talento, la sua versatilità e la sua capacità di trasmettere emozioni.
Dopo essersi esibita al fianco dei maggiori esponenti del canto e della danza flamenca e aver girato i principali eventi flamenchi nazionali e internazionali come solista d’eccezione, questa precoce ballerina, che già da bambina calcava i principali palcoscenici del mondo, è diventata oggi uno dei nomi imprescindibili del flamenco e della danza.
Dopo aver ricevuto nel 2013 il Premio Nazionale di Flamenco nella sua città natale, ha iniziato una promettente carriera con la propria compagnia con spettacoli come “Sin Más”, con cui ha girato i palcoscenici principali di numerose città europee, “Ser. Ni conmigo ni sin mí”, con il quale ha ottenuto un grande successo di critica e pubblico in eventi come il XXV Festival de Jerez, la XXI, Bienal de Flamenco de Sevilla o il VI Festival Flamenco Madrid o la creazione più recente: `Si, quiero’, con cui ha ricevuto un consenso unanime nell’edizione del Festival de Jerez 2022 ottenendo tre premi (Premio Guitarra con Alma e Miglior Composizione Musicale al chitarrista Juan Campallo, Premio Artista Rivelazione alla ballerina Águeda Saavedra e Premio Miglior Cantante Accompagnatore a Pepe de Pura). All’ultima edizione de La Bienal de Flamenco de Sevilla 2022 ha ottenuto una delle migliori recensioni da parte della stampa specializzata.

A riprova della sua irrequietezza e maturità creativa, la cordovana si distingue anche nel ruolo di coreografa e direttrice artistica di spettacoli come Cámara abierta, di Paula Comitre, che ha diretto con David Coria e che ha vinto il premio come miglior spettacolo all’ultimo Festival de Jerez; Con-migo”, presentato nello stesso evento da Fernando Jiménez, vincitore del Premio Desplante al Festival de La Unión; “Ya no seremos”, di Ángel Rojas; “Sangre” di Rafael e Juan Campallo, “Nacer para morir”, di Adela Campallo; “De Sevilla a Cádiz”, di Arte en movimiento e “Sonido de mis días de Gema Moneo”. Nel 27° Festival de Jerez 2023 “Venero”, la creazione più recente di Águeda Saavedra. Oppure con Eva Yerbabuena, per la quale ha coreografato un pezzo del suo lavoro “Al igual que tú”, presentato in anteprima al XXV Festival de Jerez, essendo la prima volta che la coreografa granadina si mette nelle mani di un coreografo; in questo caso, inoltre, di colei che è stata sua allieva e ha fatto parte del suo corpo di ballo agli inizi.