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Al Vermexio “Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo”

SocietàAl Vermexio "Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo"

Siracusa. Venerdi 17 Aprile, alle ore 18,30 nella sala Borsellino di Palazzo Vermexio,presentazione del libro dal titolo “Il Tarlo e la Quercia. Strategie di cura del pedofilo”. Il libro è il racconto testimonianza di un’esperienza di trattamento, in corso da 6 anni presso la Casa Circondariale di Siracusa, condotta dalla Dott.ssa Teresa Tringali, esperta psicologa, e dalla Dott.ssa Felicia Cataldi responsabile dell’Area Educativa dell’istituto di pena. Il testo è rivolto a tutti e quindi non solo al lettore professionalmente interessato, e ha l’obiettivo di affrontare e analizzare in modo innovativo una delle più controverse e spinose problematiche che l’umanità si è trovata a fronteggiare: la pedofilia. Calandosi nella profondità 

più oscura del pedofilo, il libro cerca di rispondere all’interrogativo più grande che la collettività si pone di fronte a comportamenti così spregevoli, ovvero cosa possa spingere un adulto a provare interesse sessuale nei confronti di un minore.
Il libro rimanda all’immagine della quercia, albero dalla struttura nodosa, pesante e dura per la corazza che si è costruita nel tempo. Le sue fantasie devianti sul minore, il desiderio martellante di sopraffazione, richiamano l’azione del tarlo. Ma attraverso la terapia un nuovo tarlo si insinua: il rimorso, la vergogna, l’immedesimazione nell’altro, la coscienza. Il libro è la descrizione di un processo di cambiamento, attraverso la riflessione retrospettiva dei suoi protagonisti. Questi, divenuti consapevoli della loro devianza e del bisogno di aiuto, hanno scavato nella loro interiorità per comprendere essi stessi e far comprendere agli altri i propri meccanismi mentali, a vantaggio della ricerca e della possibilità di cura.
Insieme alle autrici, la deputata Sofia Amoddio, Don Fortunato Di Noto (Presidente Associazione Meter onlus a tutela dell’infanzia), Paola Iacono, neuropsichiatra infantile, che hanno avuto la possibilità di incontrare i detenuti coinvolti nell’esperienza, e Maurizio Guarneri, docente dell’Istituto di psicanalisi di gruppo di Palermo, e l’avvocato Toto Bianca.

D.C.