Siracusa. Sin dalle prime ore di giovedì la Guardia di Finanza aretusea, in collaborazione con la Dia di Catania, ha eseguito nei territori di Siracusa, Floridia e Melilli un decreto di confisca del patrimonio di Nunzio Salafia. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Siracusa, presidente Giovanna Scibilia, ha toccato beni immobili ed attività commerciali intestati o riconducibili a Nunzio Salafia, noto esponente della criminalità organizzata, nonché elemento di spicco del clan mafioso denominato “Aparo-Nardo-Trigila”.
Una confisca arrivata a seguito delle indagini dei finanzieri che accertarono l’esistenza di un patrimonio illecitamente costituito dal Salafia, arrestato ripetutamente per estorsione e altri crimini. Tra l’altro i giudici del Tribunale,
sulla base delle verifiche effettuate dalle Fiamme Gialle, hanno constatato che che c’era una certa sproporzione fra i beni posseduti e i redditi effettivamente dichiarati. Sicchè, essendo questo uno dei presupposti per fare scattare la confisca, il Tribunale ha prima sequestrato il patrimonio accumulato dal Salafia e, una volta completato l’iter processuale, ha ordinato ai finanzieri di acquisire immobili, esercizi commerciali e conti correnti e di metterli a disposizione dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati. Il sessantaquattrenne Nunzio Salafia, d’origine francofontese, attualmente in carcere per estorsione aggravata ai danni dell’ingegnere Carmelo Misseri, titolare della impresa edile Sics di Ptiolo, vanta un curriculum criminale di tutto rispetto fatto d’arresti e condanne per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, sequestro di persona, rapina a mano armata, estorsione e tentata estorsione.
L’odierna misura scatta in maniera definitiva dopo il provvedimento di sequestro datato dicembre 2013. Possedimenti stimati per oltre 500 mila euro fra quelli intestati a lui e quelli riconducibili a dei presunti prestanome compiacenti. Le indagini della Guardia Di Finanza hanno fatto scacco matto mettendo le mani, fra l’altro, su due aziende nel Siracusano: un panificio e un’attività commerciale di materiali da costruzione. Confiscati anche conti correnti ma pure veicoli ed attrezzatura usate in ambito alimentare.
F.G.