Non sei abbonato

Caro lettore, non puoi leggere le notizie perché non possiedi un abbonamento attivo.

Attiva un abbonamento

Fanno scena muta i 3 pregiudicati di Via Algeri accusati di estorsione ai danni di un 29enne che un anno fa venne gambizzato per aver chiesto la restituzione di mille euro di caparra per l’acquisto di una casa popolare

AperturaFanno scena muta i 3 pregiudicati di Via Algeri accusati di estorsione ai danni di un 29enne che un anno fa venne gambizzato per aver chiesto la restituzione di...

Siracusa. Sono comparsi davanti al Giudice delle indagini preliminari Francesco Alligo i tre pregiudicati di Via Algeri accusati di estorsione aggravata si danni di Francesco Giliberto, 29 anni. La vittima dell’estorsione il 7 giugno dello scorso anno venne gambizzata con due volpi di pistola esplosi da Christian Genova, 19 anni e presente al fatto si trovava Francesco Puglisi, 22 anni, entrambi arrestati dai Carabinieri per detenzione e portò di pistola e lesioni personali. A distanza di un anno dal ferimento del Giliberto i Carabinieri del Reparto Operativo hanno scoperto il motivo che aveva indotto Christian Genova s gambizzare il 29enne è chi aveva commissionato l’attentato. Su richiesta del Pubblico Ministero Stefano Priolo e Gip Alligo ha emesso ordinanza cautelare di custodia in carcere per Antonio Aggraziato, Davide Cassia e Luigi Croce per rispondere del reato di estorsione aggravata. Il Gip Alligo inoltre, ha disposto gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per Christian Genova è la misura cautelare dell’obbligo di dimora per il Puglisi, che rispondono di occorso nell’estrazione.

I tre pregiudicati finiti in carcere sarebbero i mandanti della punizione del 29enne Francesco Giliberto e gli artefici dell’estorsione posta in essere nei suoi confronti per aver chiesto la restituzione di mille euro di caparra per l’acquisto di una casa popolare .messa in vendita da una donna per la somma complessiva di tremila euro. Dopo aver versato la caparra il 29enne scopriva però che la proprietaria dell’alloggio popolare lo aveva venduto a un altro acquirente per cui chiedeva ai cosiddetti sensali (i tre pregiudicati di Via Algeri) la restituzione della caparra. La reazione dei tre pregiudicati, due dei quali arrestati nell’operazione antidroga Algeri, e stata tipica di chi appartiene a consorterie mafiose. Insomma da romanzo criminale. Questa mattina Aggraziato, Cassia e Croce sono comparsi davanti al Gip Alligo e hanno fatto scena muta. Gli altri due giovani indagati verranno interrogati nei prossimi giorni. Antonio Aggraziato e Davide Cassia sono difesi dall’avvocato Giorgio D’angelo. Luigi Croce è assistito dagli avvocati Matilde Lipari e Giorgio D’angelo.

Anche Christian Genova è Francesco Puhlidi sono difesi dall’avvocato D’angelo che li assiste dal giorno successivo alla gambizzazione del Giliberto essendo stato lui ad averli accompagnati nella caserma dei Carabinieri di viale Tica, perché intenzionati a costituirsi. Il Genova si accollava la responsabilità del ferimento del Giliberto e scagionava il Puglisi. Grazie alla sua dichiarazione il Gip Andrea Migneco dispose la scarcerazione del Genova e gli applicava gli arresti domiciliari con il braccialetto, mentre al Puglidi applicava l’obbligo di dimora. All’udienza di convalida dell’arresto il Genova non ha fatto cenno alla causale e nemmeno ha parlato del coinvolgimento dei tre pregiudicati di Via Algeri. La motivazione da lui adottato fu quella di una banale discussione con il Giliberto, degenerata con il ferimento a colpi di pistola del suo antagonista. Adesso il Genova, il Puglisi, il Croce, il Cassi e l’Aggraziato debbono rispondere in concorso del ferimento di Francesco Giliberto, di estorsione aggravata e di detenzione e porto di una pistola.